Cosa succede alle Principesse dopo “e vissero per sempre felici e contenti”?

Sin da bambine cresciamo con il mito della fiaba, del principe azzurro, del castello, ma, soprattutto del lieto fine. Cresciamo ancora un po’ e vediamo che il principe azzurro tarda ad arrivare o arriva in piena tempesta ormonale, con brufoli e cuffie nelle orecchie e constatiamo anche, a malincuore, che i castelli costano troppo. E quando capiamo che per il lieto fine bisogna lottare ogni giorno, allora sì, siamo adulte. Ma non semplici adulte. Adulte deluse. Felici, realizzate, intraprendenti e soddisfatte, ma in un piccolo angoletto del nostro “organo delle aspettative”, deluse.

Ad immortalare questo comune sentimento pensa Dina Goldstein, fotografa canadese che, spinta dal desiderio di conoscere cosa c’è dopo il “happily ever after“, ha tirato fuori le protagoniste delle fiabe dagli scenari idilliaci delle stesse, ponendole nella realtà che, invece, si staglia dinanzi ai loro occhi.

“Fallen Princess” è il nome del progetto della fotografa, che, con fondi esigui e uno studio approfondito sulle origini delle fiabe, è riuscita a far “decadere” le fastidiosamente perfette principesse, ricevendo numerosi apprezzamenti grazie al suo disincantato cinismo, ingrediente principale nelle “series” della Goldstein.

Leggendo le fiabe dei fratelli Grimm, l’autrice ha infatti riscontrato una discrepanza tra i modelli storici, proposti dalla Disney, che affascinano da decenni le bambine, e quelli contenuti nei libri stessi. Omissioni, trasformazioni e toni affievoliti ed immersi nella polvere di fata: questa l’opera di rielaborazione della Disney.

Ma quando, da madri, si vuole evitare alle proprie bambine la delusione di questa scoperta come si può fare?
Si dice la verità, a costo di sembrare ciniche, distruggendo con uno scatto quelle figure a cui le bambine, da sempre, si sono ispirate. Una Cappuccetto Rosso in sovrappeso, allora, servirà alla nonna cibo da fast food, una Cenerentola depressa ordinerà tequila in un bar per camionisti, la Sirenetta sarà rinchiusa in una vasca e osservata da chiunque, Biancaneve sarà una “desperate housewife” e così via, viaggiando con l’immaginazione.

Una rivisitazione regalata dalla fotografa agli adulti, che non credono più alle fiabe, ma hanno bisogno di non sentirsi soli in questa realtà. Una realtà fatta di cose belle, importanti, ma anche di perdite, problemi quotidiani, concretezza.

Il bello però è che nonostante la delusione, nonostante le aspettative frustrate, un bilocale diventa un castello, il marito un principe azzurro alternativo e la famiglia, la ricchezza più grande. E ogni donna sarà una principessa, che, consapevole delle gioie e dei dolori che la aspettano, vorrà conservare la sua storia intatta, senza modifiche o omissioni, solo con la – spesso schiacciante – bellezza della realtà.

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