Romeo and Juliet di Carlo Carlei, un classico riportato ai suoi fasti

Romeo and Juliet, una delle storie d’amore più famose al mondo è un “mostro sacro” con il quale si sono cimentati una quantità enorme di registi, sia teatrali che cinematografici, nella Storia dalla stesura da parte di William Shakespeare ad oggi.

Il regista Carlo Carlei ha voluto dire la sua, presentando al Festival del Cinema di Roma la sua versione del dramma, intitolandolo nel rispetto della tradizione “Romeo and Juliet”. Il film è stato accolto con favore dal pubblico in sala.

Il regista ha riportato la storia nel più romantico dei contesti:il Rinascimento, e ha scelto come location luoghi reali del Bel Paese che ancora ne portano i segni: alcuni scorci del Lazio, ad esempio Subiaco e il paesino di Caprarola, immancabili Verona e Mantova. Tutto ciò che non è stato possibile trovare di originale dell’epoca è stato girato negli studi di Cinecittà. Altre note caratterizzanti la pregevole fattezza dei costumi e le scenografie nella loro interezza.

Il cast di Romeo and Juliet è composto da giovani talentuose celebrità amate dal pubblico mondiale. Hailee Steinfeld, nel ruolo di Giulietta, e’ una giovanissima attrice nominata agli Oscar per il film “Il Grinta”, Romeo sarà interpretato da Douglas Booth, attore e modello nonché protagonista della fortunatissima serie della Bbc “Grandi Speranze”. Per il ruolo dell’iracondo Tebaldo è stato scelto Ed Westwick, il bello e dannato Chuck Bass di Gossip Girl. Una menzione speciale va alla “nostra” Laura Morante che interpreta Lady Capuleti.

Grande cast, grande regista che annovera tra i suoi film, oltre Romeo and Juliet, anche le celebri mini-serie televisive italiane su Enzo Ferrari e Padre Pio. Quest’ultima sua fatica però ha suscitato anche critiche, perché Romeo and Juliet è ritenuto troppo tradizionale, realizzato in modo obsoleto e focalizzato troppo sulla seconda parte, ovvero quella degli intrighi, perdendo un po’ la poesia dell’incontro tra i due giovani amanti di Verona. Ma la realtà è quella che Carlei con la sua versione ha l’intento di avvicinare i giovani al dramma shakespeariano, in un mondo in cui la cultura viene sempre più lasciata in secondo piano, dandogli il taglio che secondo lui fosse più appetibile per quel target di pubblico.

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