Milan: Allegri chiama a raccolta i suoi per Catania

Sono passate poche ore dal repentino cambio di rotta in casa Milan: le dimissioni di Galliani, la nomina di Paolo Maldini come responsabile dell’area tecnica, l’interminabile cena tra Silvio Berlusconi e l’ormai ex a.d. per concordare l’uscita di scena del dirigente factotum rossonero. Tante questioni in ballo che rendono irreale il clima a Milanello, con la squadra in partenza per Catania.

La sfida di domani vale molto più dei 3 punti in classifica: i rossoneri dovranno compattarsi davanti all’ennesima turbolenza stagionale, dimostrando che quanto stia accadendo ai piani alti di Casa Milan non abbia inciso negativamente sullo stato d’animo della squadra, rinfrancata dalla buona prestazione al Celtic Park di martedì.

Ricapitoliamo quanto avvenuto: la situazione da separati in casa ha trovato epilogo nel primo pomeriggio di ieri con Galliani che comunicava la scelta di dimettersi per giusta causa, date le evidenti incompatibilità con il nuovo corso milanista targato Barbara Berlusconi. A tarda serata è giunta notizia della nomina di Maldini come d.t del Milan che verrà, cui ha fatto seguito l’incontro tra il Cavaliere e lo stesso Galliani. Il presidente era parso da subito infastidito dal caos mediatico prodotto dal comunicato del suo storico braccio destro, e l’incontro faccia a faccia pareva d’obbligo per cercare di risolvere l’intricata faccenda.

Per oggi era prevista la visita del patron rossonero al centro sportivo del Milan, quasi a voler sancire e spiegare il definitivo passaggio di consegne e rasserenare l’ambiente che da un momento all’altro si è trovato privato di una delle sue figure simbolo. Al momento dell’elicottero presidenziale nessuna traccia e Allegri costretto gioco forza a stemperare i toni accesi di ieri in conferenza stampa: dichiarazioni di rito sul ruolo e il valore di Galliani, ma grande attenzione alla partita di domani, in un periodo in cui Milan vuol dire lotta intestina, non squadra di calcio.

L’allenatore toscano ha chiarito, alla sua maniera, come il Milan debba avere la testa solo sulla trasferta in terra siciliana, cercando di rinsaldare la propria posizione e il valore dei giocatori a disposizione: attenzione rivolta al match contro un Catania alla disperata ricerca di punti per schiodarsi dall’ultimo posto in classifica.

Per De Canio dubbi in difesa con Legrottaglie e Spolli in ballottaggio per il ruolo di centrale della difesa a tre, e Keko e Guarente a contendersi la maglia da titolare come interno sinistro del centrocampo. Il Catania, salvo repentini stravolgimenti dovrebbe scendere in campo con un 3-5-2: Barrientos al fianco di Maxi Lopez, ex di turno, in attacco e Tachtsidis centrale della linea mediana al posto dell’infortunato Almiron.

Allegri costretto agli esperimenti viste le tante assenze: Robinho fuori con una spalla lussata e Abate bloccato dai problemi alla caviglia post Celtic, sono gli ultimi due nomi della lunga lista di indisponibili per la partita di domani. 4-3-2-1 con Bonera e Silvestre centrali della linea difensiva, che vedrà l’inserimento di Poli come terzino destro per sopperire all’emergenza. Centrocampo con De Jong e Montolivo affiancati da Nocerino; Birsa e Kakà a supporto di Balotelli. Dubbio in porta con Abbiati influenzato e Gabriel pronto a subentrare tra i pali, mentre in panchina si rivede El Sharaawy, a cui verrà probabilmente concesso uno spezzone di partita dopo il lungo stop.

Squadra al Massimino, con un occhio a Milano. In gioco c’è il futuro prossimo del Milan.

[foto: www.calcio-diretta.net]

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