Inter: prima gli obiettivi, poi i rinforzi

Arriva il mese di dicembre e in casa nerazzurra, puntualmente come ogni anno, insieme alle luci di Natale si accendono pure i riflettori attorno alla sessione di mercato invernale. Le occasioni perse per restare agganciati al treno di testa hanno pesato in termini numerici, e dopo i due pareggi consecutivi con Bologna e Sampdoria, Walter Mazzarri non ha nascosto nella conferenza stampa di ieri la seria possibilità d’intervenire tra un mese sul mercato, affinché la rosa della sua Inter venga rinforzata. Ma prima ci sono da definire gli obiettivi e lo stesso tecnico livornese ad invitare la società a far chiarezza in merito: “Rinforzi? Dipende dagli obiettivi. Intanto finiamo il girone d’andata e arriviamo a gennaio, bisogna capire quando rientreranno Milito e Icardi che sono due prime punte. Poi dipende tutto dalle richieste della società“.

Ed è proprio il reparto offensivo a preoccupare di più in vista del girone di ritorno: Palacio fino ad ora ha giocato tutte le partite, e per di più in un ruolo non proprio congeniale alle sue caratteristiche. La forma fisica del Trenza, nonostante un inizio di stagione pazzesco, non è più la stessa, ma l’assenza di un centravanti in rosa per il momento lo costringe a fare gli straordinari partita dopo partita. L’unico a disposizione in questo momento, è l’algerino Belfodil, ma la sua indisciplina tattica per ora lo relega ad un ruolo di comprimario. Milito e Icardi sono ancora ai box e la loro fragilità fisica non sembra proprio dare delle garanzie in ottica futura. Ed ecco qua aleggiare da qualche tempo il nome di Ezequiel Lavezzi, vecchio pupillo sia del tecnico livornese, che dell’ultima gestione Moratti. Il rapporto dell’argentino con il PSG, non è più lo stesso e lo spazio è sempre meno. “Lavezzi? Tempo fa ci siamo scambiati dei messaggi, sono rimasto in ottimo rapporto. È un grande giocatore e un ragazzo eccezionale” – ha confessato Mazzarri.

Ma ora c’è da pensare al Parma e al posticipo delle 20:45 di San Siro. La squadra di Donadoni è sicuramente una delle compagini più in forma del campionato e dopo aver espugnato il San Paolo quindici giorni fa, vorrebbe ripetersi alla Scala del calcio. “Le insidie sono tante, perché loro sono un’ottima squadra che ha collezionato buonissimi risultati. E l’organico è molto forte, gioca bene a calcio. E’ una gara da affrontare nel miglior modo altrimenti si rischia di non fare una bella partita“. E poi c’è Antonio Cassano, fresco di centesimo gol in serie A e desideroso di togliersi qualche sassolino dalle scarpe contro la sua ex squadra, in campo e fuori. “Cassano? Io non ho mandato via nessuno. Quando sta bene come ora, è un giocatore di grande classe e bisognerà starci attenti: sappiamo bene quant’è creativo“.

Impostazioni privacy