Antonio Banderas, oggi il primo ciak di “Los 33”

Sguardo profondo e un sorriso quasi strappato dai riflettori. Antonio Banderas, l’affascinante malagueño scoperto all’età di 19 anni dal regista Pedro Almodóvar, con il quale in seguito ha lavorato in alcuni film, è noto a tutti, oggi, per le sue innumerevoli interpretazioni in diversi film. Una bellissima scoperta, dando uno sguardo al passato, quella dell’ attore, regista, doppiatore e produttore cinematografico spagnolo, con una carriera che riflette un vero e proprio crescendo nell’ambito del cinema.

Citando alcune delle più fortunate pellicole, come non ricordare “Intervista col vampiro” del 1994 diretto da Neil Jordan, o “La maschera di zorro” del 1998 diretto da Martin Campbell, o “Philadelphia” di Jonathan Demme, vincitore tra l’altro di due premi Oscar, fino ad arrivare alle più recenti “Original Sin“, “The Body” e “Ti va di ballare?“.
Anni impegnativi, dunque, che gli hanno permesso di essere annoverato tra le stelle del cinema americano e non solo.

Ma Banderas è un uomo dalle mille risorse, un uomo che contrariamente a quanto si credeva sa anche essere un ottimo “mugnaio”. E’ inevitabile pensare come la sua collaborazione con “Mulino Bianco” contrasti palesemente con il personaggio costruito su di lui in tutti questi anni. E infatti eccolo immedesimarsi, con grande stupore del pubblico , nell’ormai famosissimo “uomo delle galline“( un’interpretazione, questa, che ha dovuto fare i conti inevitabilmente con le numerose parodie che lo vedono protagonista in un improbabile dialogo con una gallina chiamata Rosita).

Una breve parentesi che probabilmente si chiuderà presto perché, da quello che riferiscono i media, pare che l’attore in questo momento si trovi in Colombia (alcune foto lo immortalano con indosso abiti da minatore) impegnato nelle riprese di un prossimo film in uscita. Con non poche intuizioni, proprio oggi, 9 dicembre 2013, avranno inizio le riprese di “Los 33” diretto dalla regista messicana Patricia Riggen e dedicato ai 33 mineros che rimasero intrappolati a 700 m di profondità nella miniera di San José, in Cile, e poi liberati tra il 13 e il 14 ottobre del 2010.

Una nuova svolta che varrà a far risvegliare il settore cinematografico del Paese. Secondo quanto riferito dal network radiofonico Rcn, infatti, Banderas dovrebbe essere ricevuto questo fine settimana dal Presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, per discutere circa il futuro del cinema colombiano.

Piccole anticipazioni che potrebbero far sperare in una realizzazione da Oscar. Nel frattempo non resta che attendere la prossima uscita del film e degustare l’interpretazione del bel malagueño per non dimenticare il coraggio e la sopravvivenza di 33 uomini ad un passo da una tragica fine.

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