Bottiglie con candeggina: idea eco o rimedio necessario contro la povertà?

“Un litro di luce” (Isang Litrong Liwanag) è la lampadina dei poveri, creata semplicemente con una bottiglia di plastica, un litro d’acqua e un tappo di candeggina. L’oggetto luminoso, in questo momento storico, fa molto parlare del suo potenziale eco friendly, ma non bisogna dimenticare l’origine di questa scoperta rivoluzionaria.

Le periferie, degradate e povere, per cercare di ottenere la luce senza l’ausilio dell’elettricità hanno realizzato un valido deterrente al buio.

Il funzionamento è assai semplice: recuperare delle bottiglie in plastica usate, riempirle con dell’acqua e aggiungere della candeggina (come misurino si può utilizzare lo stesso tappo del prodotto). Tutto qui. Il passaggio successivo è appenderle attraverso un foro sul tetto. In questa posizione il contenuto delle bottiglie, colpito a 360° dai raggi solari, genera una rifrazione orizzontale che illumina emettendo una luce equivalente a una lampadina da 55 watt.

Più bottiglie vengono inserite nei tetti, più la stanza viene illuminata. Questo modello di illuminazione, che potremmo definire di “nuova frontiera”, potrebbe essere la risposta ai molteplici disagi delle periferie del mondo, come Manila, che vivono nella povertà.

L’innovativa rivoluzione sociale consente di poter rimanere in casa anche durante le giornate uggiose per lavorare ed evitare il contatto diretto con “la strada” e le sue intemperie. Le zone esterne e povere di India, Bangladesh, Tanzania, Argentina e Fiji si stanno già adoperando per poter sposare il progetto e offrire questo servizio a chi non può avere l’elettricità domestica.

Nelle Filippine, per esempio, dove un quarto della popolazione vive sotto la soglia della povertà, Isang Litrong Liwanag ha subito trovato posto in ben 140mila case. La Fondazione filippina MyShelter, qualificata nelle fabbricazioni alternative, ha cominciato a produrre le nuove lampade dal giugno del 2011 e Illac Angelo Diaz, il direttore esecutivo, ha stimato che entro l’inizio del prossimo anno un milione di case, per lo più baracche, potranno godere della possibilità di essere illuminate.

Solar light bulb potrebbe essere una delle tante risposte utili per combattere la povertà, strumento di lux e anche di speranza.

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