Clamoroso Mourinho: “Un giorno tornerò all’Inter”

In un periodo di forti cambiamenti in casa Inter, le dichiarazioni rilasciate da Josè Mourinho alla redazione inglese FourFourTwo sono sicuramente destinate a far discutere: “Un giorno tornerò all’Inter“. Parole in grado di far sognare qualsiasi tifoso nerazzurro, riscaldando i freddi cuori dei supporters più nostalgici, che vivono ancora con il poster del triplete appeso in camera e sperano di tornare il più in fretta possibile a provare quelle emozioni che solo il trionfo è in grado di darti.

L’arrivo di Erick Thohir garantirebbe anche una solida base economica, fondamentale per le richieste di Mou, che di sicuro non si muoverebbe senza le dovute garanzie tecniche perchè si sa, il tecnico portoghese punta a vincere, sempre.
L’empatia creatasi tra l’Inter e lo Special One potrebbe quindi rivelarsi talmente forte da poter garantire il grande ritorno dell’ allenatore più amato e vincente della recente storia interista.

Il rientro in Italia di Josè, oltre che per l’Inter, sarebbe una vera e propria manna per tutto l’ambiente mediatico italiano che ritroverebbe così un grandissimo personaggio passato alla storia, oltre che per gli straordinari successi in carriera, per le conferenze stampa sempre piccate, divertenti e provocatorie.
Celebri soprattutto il “ma io non sono pirla”, la diatriba con Ranieri, Lo Monaco, gli zeru tituli, il rumore dei nemici e la prostituzione intellettuale di cui vi proponiamo un video.[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=7fXwUsRnosc[/youtube]

Ma vediamo nel dettaglio le dichiarazioni rilasciate da Josè a FourFourTwo, una delle riviste sportive più in voga in tutto il Regno Unito, nelle quali il tecnico ha voluto ripercorrere parte del suo percorso trionfale sulla panchina dell’Inter: “Un team dominante, costruito per vincere . Ricordo la partita di Champions Barcellona-Inter come una delle più dure, per 65 minuti abbiamo dovuto difendere in 10, abbiamo saputo soffrire ma ce l’abbiamo fatta. Con la stragrande percentuale dei miei giocatori costruisco un rapporto che rimane per sempre. Come costruisco questo rapporto? Con l’onestà“. Poi, una volta chiesto di un possibile ritorno a Milano, la risposta è chiara e non lascia spazio ad interpretazioni di alcun tipo: “Tornerò all’Inter“.

Dichiarazioni che francamente, se si conosce il personaggio, non stupiscono più di tanto perchè allo Special One piace sentirsi amato, come dimostra il suo ritorno al Chelsea, l’altra squadra con la quale aveva non solo conquistato i famosi tituli, ma anche instaurato un rapporto di amore reciproco e fiducia con tutto l’ambiente.
La parentesi madrilena, al di là di qualche piccolo successo ottenuto, ha lasciato l’amaro in bocca a Mourinho che nonostante il suo fare spesso irruento e provocatorio adora esser “coccolato” da presidenti, tifosi e mezzi stampa.
Costantemente alla ricerca di stimoli, ha già vinto in Portogallo, Inghilterra, Spagna, Italia e soprattutto in Europa, conquistando più di venti trofei. Difficile quindi che possa trovare nuove avventure all’altezza delle sue aspettative, forse solo la guida di una nazionale potrebbe rappresentare una soluzione ma il ruolo del selezionatore potrebbe esser preso in considerazione più verso fine carriera. Più facile quindi che Mou, ancora all’apice del suo percorso, apra le porte al passato, guardando in casa Inter.

A Milano troverebbe un nuovo presidente ad accoglierlo, Erick Thohir, smanioso di legare l’immagine dell’Inter ad un personaggio vincente e di spicco come Mourinho e, se da un lato il magnate indonesiano garantirebbe potenza economica necessaria a rinforzare la squadra, la presenza come presidente onorario di Massimo Moratti rappresenterebbe invece quel legame con il passato vitale per un eventuale ritorno.

E’ bene tuttavia non illudere i tifosi interisti ed essere chiari con loro. Mazzarri è, e sarà con ogni probabilità il tecnico dell’Inter per questa e per le prossime stagioni.
Il ritorno di Mourinho, che attualmente guadagna circa 15 milioni a stagione, è una possibilità che potrebbe concretizzarsi realmente in futuro, ma non nell’immediato. Il portoghese non andrà via dal Chelsea senza aver prima vinto qualcosa di importante. Perchè uno come lui è un vincente per natura, perchè Special One non si nasce, lo si diventa scrivendo la storia. E chissà che, dopo aver già compiuto straordinarie imprese per i colori nerazzuri, a Mourinho non venga voglia di scrivere un’altra indelebile pagina della storia dell’Inter..

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