Siria, bombe su Aleppo uccidono 14 bambini

Nuovi attacchi e nuove vittime in Siria. Ieri su Aleppo sono state lanciate bombe che avrebbero colpito e ucciso diverse persone, se ne contano circa 22, di cui 14 bambini. A dichiararlo l’Osservatorio siriano per i diritti dell’uomo, ong vicina all’opposizione.

I bambini che vivono questa guerra sono continuamente colpiti su più fronti: i loro diritti vengono negati e calpestati e mai come negli ultimi tempi, la loro vulnerabilità emerge chiaramente. Bombe, campi profughi, viaggi della speranza al limite dell’umanità, epidemie. È di ieri la pubblicazione di un’indagine di Unicef, Unhcr, Save the Children e World Vision che dimostra che dal 2011 circa tre milioni di bambini siriani sono impossibilitati ad accedere all’istruzione. Tutti i progressi di un decennio che facevano della Siria il leader nella regione rispetto all’iscrizione scolastica, sono sfumati nel giro di appena tre anni.

Ieri è partito il primo volo umanitario dall’aeroporto di Erbil nel Kurdistan iracheno verso la Siria, carico di 40 tonnellate di cibo, con una previsione di altri rifornimenti alimentari che si aggira intorno alle 400 tonnellate. Le zone che risentono di più di questa incandescente situazione sono quelle interne ed è proprio a quelle che Unicef e Alto commissariato Onu per i rifugiati stanno cercando di provvedere.

Notizie giungono anche dal villaggio cristiano siriano di Kanaye preso d’assedio la notte di sabato: i miliziani jihadisti avrebbero imposto la legge della Shari’a e il velo alle donne. Monsignor Nazzaro, di Aleppo, ha dichiarato all’ANSA: “Temiamo che la popolazione sia costretta a fuggire in massa o a convertirsi all’Islam se non vuol essere massacrata“.

Nessuno spiraglio, nessuna speranza all’orizzonte per questa guerra che devasta, distrugge, uccide un Paese e i suoi abitanti, comprese le sue prossime generazioni.

[foto: Save the Children Onlus]

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