Sebastien Chabal: il ritiro dal rugby giocato anticipato da un pugno

Potrebbe costare caro a Sebastien Chabal il pugno rifilato a Marc Giraud nella sfida tra Lione ed Agen giocata lo scorso week end e valida per la quattordicesima giornata del campionato di Pro D2 francese.

Chabal non è mai stato tenero con i propri avversari, tanto da meritarsi il soprannome di “Orco“, ma questa volta pare aver esagerato soprattutto in vista dell’imminente ritiro dal rugby giocato. Infatti la sanzione disciplinare per il pugno, gesto non inconsueto su un campo da rugby ma eclatante per la violenza del caso, va dalle due alle cinquantadue settimane di squalifica. L’Orco francese, per tanti anni pilastro della nazionale “Blues“, da tempo non nascondeva la voglia di ritirarsi al termine della stagione in corso ma il giudice sportivo potrebbe costringere il campione transalpino ad appendere i scarpini al chiodo con sei mesi di anticipo, infliggendo una pena tanto eclatante quanto feroce il gesto del numero 8 del Lione.

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Sebastien Chabal ha voluto scusarsi per il gesto ma non ha comunque nascosto un velo di polemica: “Quello che ho fatto non è accettabile, ma bisogna smettere di trasformare tutto in un circo. Se per un colpo simile un giocatore si prende 52 settimane di squalifica alla fine della stagione di giocatori di Pro D2 e Top 14 non ne restano molti“. L’Orco continua ricordando, se non ce ne fossimo accorti, di non essere un giocatore di scacchi e ponendo altri esempi in sua difesa: “Non molto tempo fa Maestri, per un fatto simile, è stato espulso ma non squalificato. Ammetto, non è una bella cosa e forse non è l’esempio più adatto, ma non bisogna fare di più di quello che è giusto. Mi aspetto una squalifica, spero sia giusta. Tra sei mesi probabilmente smetterò, non vorrei chiudere ora così“.

Intanto Marc Giraud, terza centro dell’Agen, pare essersi ripreso dal K.O. subito dopo il “gancio“, degno del miglior Mike Tyson, sferrato dall’Orco transalpino che ha, di fatto, consegnato il suo destino nel mondo della palla ovale ad un giudice sportivo.

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