Tempi duri per i Pozzo: tre squadre in crisi

L’impero calcistico della famiglia Pozzo, invidiato da tutti gli imprenditori presenti nel mondo del calcio, non vive di certo il suo miglior momento, complici le crisi delle rispettive squadre.
L’Udinese, dopo diversi campionati ad alto livello, non sembra riuscire a confermare i risultati delle passate stagioni; il Granada, squadra spagnola dei Pozzo, è stata eliminata ieri sera dalla Coppa del Rey dall’Alcorcon mentre vive un momento di profonda difficoltà il Watford che ha da poco esonerato Gianfranco Zola, affidando la panchina a Giuseppe Sannino.
Insomma una situazione generale non certo idilliaca per una famiglia famosa per le ottime gestioni su tutti i fronti possibili, sia sportivi che societari.

Per quanto riguarda la squadra inglese, il Watford, è notizia di ieri le dimissioni di Gianfranco Zola e la panchina affidata a Giuseppe Sannino, ex tecnico del Chievo Verona. L’obiettivo prefissato dalla dirigenza era infatti quello di competere per una promozione in Premier League, promozione che era sfumata nel finale della scorsa stagione.
Quest’anno i presupposti sembravano esserci tutti anche grazie ai tanti giocatori di qualità che militano tra le file degli Hornets tra i quali spiccano il regista dell’Under 21 Battocchio, Fabbrini, Faraoni, Forestieri e l’esperienza di Cassetti.
I risultati tuttavia non sono quelli previsti dalla famiglia Pozzo con il Watford imbrigliato a metà classifica, incapace, sin ora, di poter lottare per la promozione.

Non va di certo meglio al Granada che, nonostante la tranquilla posizione in campionato che vede gli andalusi stazionare a metà classifica, è stato eliminato ieri sera dalla Coppa del Rey da un modesto Alcorcon che ha saputo rimontare il 2-0 dell’andata, riuscendo poi a superare la squadra allenata da Alcaraz ai calci di rigore.

Vive un momento di crisi, sia sportiva che di equilibri tecnici, l’Udinese, principale team di Giampaolo Pozzo.
Lo 0-2 casalingo subito dal Torino è solo l’ultima delle poco convincenti prestazioni offerte dai friulani durante questa stagione. L’Udinese, dopo esser stata eliminata dallo Slovan Liberec in Europa League, si ritrova in campionato al quindicesimo posto, a sole quattro lunghezze dalla zona retrocessione. Numeri non in linea con i risultati conseguiti nella passate stagioni dalla banda di Guidolin.

Proprio lo storico tecnico friulano sembra vivere un momento di forte crisi personale che rischia davvero di poterlo allontanare dall’Udinese e più in generale dal mondo del calcio. Il KO interno contro il Toro sembra infatti aver risvegliato un senso di inquietudine nell’allenatore bianconero che a fine partita ha dichiarato: “Amo questa squadra e sono amato da Udine, però il legame è così forte che soffro troppo per la mia squadra e per questa situazione. Siccome sono una persona che pensa tanto e sono il responsabile tecnico, devo pensare che se qualcuno dovesse dirmi che sono un problema invece che una risorsa, allora dovrei fare un passo indietro“-
Frasi che gettano più di un’ombra sul possibile futuro di Guidolin che mantiene comunque un ottimo rapporto con i Pozzo, ma sembra patire la pressione legata ai risultati, come accadde a un illustre predecessore, Arrigo Sacchi.

La difficile promozione del Watford, il tortuoso campionato dell’Udinese ed il flop europeo sembrano quindi essere inequivocabili segnali di crisi per il modello, sin qui invidiato, portato avanti dalla famiglia Pozzo.
Un modello fatto di ottimi risultati sportivi, di una scoperta continua di incredibili talenti e una gestione oculata delle finanze, capace di creare enormi plusvalenze. L’augurio di tutti gli amanti del calcio è che questo modello riesca presto a tornare ai livelli a cui ci aveva abituati per poter continuare a credere ancora in un calcio si divertente, ma anche sostenibile.

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