Non si tratta del titolo di uno di quei film che sbancano al botteghino proprio nel periodo delle feste di fine anno, ma l’influenza della crisi economica mondiale ha i suoi effetti anche dall’altra parte del mondo, in una delle città più famose e amate: New York. In America risparmiare non fa parte della cultura e lo si capisce soprattutto se si guardano gli americani con gli occhi di un europeo. Dopo le grandi spese del Black friday, il giorno successivo al Ringraziamento, durante il quale si compra, e anche molto, ma più per se stessi, in questi giorni ci si reca nella City per gli acquisti natalizi.
Due parole chiave: cheaper e coupon. Perché se ci sono le vendite promozionali tutto diventa una questione di trend: in primis i grandi marchi dell’abbigliamento low cost, ma non solo, cavalcano l’onda della spesa collettiva svendendo molti articoli proprio nel periodo delle abbuffate compulsive. E poi i coupon: se non si sa cosa siano e come si usano è impossibile sopravvivere nella giungla dello shopping americano. Ogni negozio, per lo più sul proprio sito on line, pubblica dei buoni sconto oppure, se si è registrati alla newsletter, si viene letteralmente sommersi dalle offerte. La regola è: prima di comprare, controllare sul sito internet.
Nelle ultime ore New York è meta di pellegrinaggi collettivi e di ricerche estenuanti per porre fine alla domanda “Cosa regalo?” e le strade sono affollatissime anche per via dei numerosi turisti, moltissimi dei quali italiani. Gli sconti pre-natalizi funzionano, la gente acquista, ma con la previsione che gli stessi sconti lieviteranno proprio il giorno dopo Natale.
La città gode di buone prospettive e l’Independent Budget Office ha stimato che il sindaco entrante Bill De Blasio, troverà una bella sorpresa a gennaio: un avanzo di bilancio pari a 2,4 miliardi di dollari, mentre sarebbe previsto un avanzo di circa due miliardi di dollari per l’anno fiscale 2015.