Natale all’insegna dell’austerity anche per la politica

Sedi low cost e licenziamenti, il grande freddo nel Natale è all’insegna dell’austerity anche per la politica. Nessun regalo ai forzisti da parte di Silvio Berlusconi, appartamenti e sedi ridotte per molti partiti. E i licenziamenti colpiscono anche gli organici dei partiti: tagli in Forza Italia, contratti di solidarietà e vacanze annullate in casa del Partito Democratico.

Come ha fotografato l’Istat, con l’aumento vertiginoso dei poveri in Italia per colpa di questi lunghi anni di crisi, anche per la politica ci si appresta a fare i conti con una dieta ferrea sui costi. Soprattutto ora che per Decreto sono stati eliminati i rimborsi ai partiti, seppur gradualmente nell’arco del prossimo triennio, e sempre più si parla di abbattere i costi della politica per un miliardo di euro, come da proposito del segretario democratico, Matteo Renzi.

Ma già oggi si registrano importanti segnali.

In casa Forza Italia, il Cavaliere decaduto ha abbandonato definitivamente la tradizione della strenna natalizia che solo qualche anno fa aveva portato nelle mani di deputati e senatori orologi costosi, gioielli importanti, cravatte, i-pad e pashmine. Per questo Natale il regalo annunciato da Berlusconi è la nascita dei Club Forza Silvio e il libro sulla recente storia della sua decadenza da senatore. Immediato scoramento all’annuncio. Ma, per quest’anno, a ricevere un regalo potrebbe essere Silvio Berlusconi in persona fra Natale e l’Epifania. Quando, cioè, i 16 dipendenti di Forza Italia appena licenziati in varie Regioni intendono protestare fuori dai cancelli di Arcore. A loro potrebbero aggiungersi i 10 contrattisti del gruppo azzurro alla Camera a cui il capogruppo, Renato Brunetta, non ha rinnovato la collaborazione.

Non va meglio in casa Pd. Previsto l’utilizzo dei contratti di solidarietà per una parte dei 157 dipendenti del Nazareno. Nessuna campagna acquisti per il ruolo di capo ufficio stampa di Renzi, che sarà affidato a Filippo Sensi, già dipendente del Partito democratico. La sede del partito – che all’epoca di Bersani segretario era solita chiudere dal 23 dicembre al 7 gennaio – sarà sempre aperta, tranne che il 25 e 26 dicembre.
Per quel che riguarda il Nuovo Centrodestra del vicepremier, Angelino Alfano, dopo un’affannosa ricerca, è stata finalmente individuata la sede. Nessuno sfarzo, un appartamento non spazioso in via Arcione 71.

Affinché i parlamentari siano pervasi dallo spirito natalizio, ecco le iniziative personali di alcuni parlamentari, come il capogruppo Pd al Senato, Luigi Zanda, che a sue spese ha fatto stampare un volume che raccoglie brani usciti a suo tempo sulla rivista dell’Iri, “La civiltà delle macchine”, pagine di Ungaretti, Moravia, Gadda, Buzzati ed altri. Al regalo di Natale chic, ma sobrio, ha pensato anche il senatore calabrese del Ncd, Antonio Gentile: una cravatta di Talarico, maestro sarto calabrese.

Dopo l’abbuffata da spese folli ed irrazionali dei politici in quasi tutte le Regioni italiane, il rimborso elettorale pronto a sparire definitivamente dalle scene e le annunciate riforme per i tagli strutturali ai costi della politica, sembra che finalmente si sia giunti a voltare pagina e cercare, così, di far riacquistare crediti agli occhi dei cittadini. Un’operazione avvicinamento che, ci si augura, possa segnare un definitivo cambio di registro.

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