Le migliori liti in TV del 2013: Sgarbi e Busi i più spietati

Sgarbi resta il Re, alle sue spalle un ritrovato guastafeste e insospettabili new entry. L’anno che si appresta a chiudersi non sarà certo ricordato come tra i più battaglieri della storia televisiva italiana, tuttavia non ha tradito le attese degli amanti del buon litigio sul piccolo schermo. Un genere sempreverde, capace di impennare gli ascolti e, assieme, mandare in tilt scalette e relativi conduttori.

Tante le liti in TV viste, commentate e gustate nel 2013. Alzi la mano ad esempio chi non ha ancora cliccato su Youtube, almeno una volta, il video del clamoroso show di Vittorio Sgarbi, ospite nella prima (e ultima) puntata di Radio Belva, andata in onda in prima serata su Rete 4 mercoledì 9 ottobre. Un caos primordiale, alimentato dalle provocanti e neofite vene da conduttori di Cruciani e Parenzo, protagonisti in radio con La Zanzara, e alla prima esperienza televisiva. “Pezzo di m…”, “Ti pisc.. in testa”, “Vanno mandati a cag…”, sono solo alcuni dei veementi epiteti pronunciati contro i conduttori (in particolare il riccioluto Cruciani) dal furioso Sgarbi in poco più di mezz’ora. Un’ondata rabbiosa che ha suggerito ai vertici Mediaset di chiudere la trasmissione già all’indomani del misfatto.

Sgarbi sempre e comunque, anche sulla Rai, per non scontentare nessuno, con la partecipazione speciale della scrittrice Barbara Alberti. E’ pieno agosto, quando in barba alle soporifere temperature estive, i due si lanciano ad Agorà in un duello con abbandono, contestualizzato, degno dei migliori spettacoli teatrali. “Vecchia befana”, “fanciullo meraviglioso”, “falsaria”, “è un caso clinico”, e l’audience è servito.

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Si sa, la politica tradisce sempre, ma non in Tv. Le nulle elezioni di fine febbraio saranno ricordate per la prodigiosa rincorsa di Berlusconi, dato per spacciato dai sondaggi e protagonista ovunque, persino nel salotto di Santoro, il grande nemico. Una resa dei conti attesa da anni quella andata in onda su La7 il 10 gennaio appena rientrati dalle vacanze. Con un terzo incomodo niente male: Marco Travaglio. L’atmosfera si infiamma solo nel finale quando l’ex Premier legge l’ormai famosa “Lettera a Travaglio”. La reazione di Santoro è immediata, Berlusconi tira fuori il fazzoletto e pulisce provocatoriamente la sedia. Fine della tregua. “Lei non ha rispettato le regole”, l’accusa di Santoro. “Non sapete nemmeno scherzare”, la risposta di Berlusconi.

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Busi versus Pdl. Dopo Sgarbi quest’anno c’è lui. Il tuttologo di Montichiari si prende la scena per ben due volte. A fine giugno dà della poco di buono in diretta nazionale all’onorevole del Pdl Laura Ravetto che abbandona lo studio promettendo querela; a Novembre, non contento, massacra pure l’ex ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini e il leader del suo partito, Silvio Berlusconi, in odore ormai di decadenza. Un “via!, via!, via!” convinto e accompagnato quasi ritmicamente dal pubblico di Piazza Pulita.

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Outsider. Prendete Enrico Mentana e immaginatelo a muso duro, faccia a faccia col rivale, sfiorare il contatto fisico. Non ci crederete, eppur è successo. Su La7, il 12 giugno, è l’enorme Giuliano Ferrara, ad attentare al profilo da bravo ragazzo dell’ex direttore del Tg5. Bisignani se la ride mentre il direttore del “Foglio” attacca e Mentana, impavido, risponde.

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