Rossi, niente rottura del crociato. Pepito in campo già a marzo

Respiero di sollievo per la Fiorentina, per i tifosi viola e soprattutto per Giuseppe Rossi. L’attaccante ex Manchester United, che domenica era uscito dal campo dolorante dopo uno scontro con il livornese Rinaudo, ieri si è sottoposto a degli accertamenti clinici al Centro Traumatologico Ortopedico di Careggi.

La visita ha escluso la rottura del crociato ed evidenziato una lesione al legamento mediale del ginocchio destro, infortunio grave, ma che non dovrebbe impedire a Pepito di partire per il Brasile con la Nazionale italiana. Il commissario tecnico, Cesare Prandelli, ha già fatto sentire la propria vicinanza al calciatore, dichiarando che l’Italia lo attende: “In bocca al lupo Giuseppe, l’Italia ti aspetta. Per quello che ha passato, Giuseppe ha una gran forza di carattere, sa quanta lo stimiamo. E allora dico: forza Giuseppe, ti aspettiamo“. Positivo anche l’agente Federico Pastorello che, tramite il social network Twitter, ha detto la sua sull’infortunio: “Sembra sia un trauma distorsivo con interessamento del collaterale. E’ andata di lusso, fuori 6-7 settimane“.

Naturalmente il calciatore si sottoporrà ad ulteriori accertamenti, ma sembra che si possa escludere quasi sicuramente l’intervento, questo abbrevia i tempi di recupero, tanto che Rossi potrebbe essere in campo già a fine febbraio o i primi di marzo. E’ quello che tutti si augurano, in primis la società, che ha informato subito i tifosi con un comunicato apparso sul sito ufficiale della Viola:

Nella mattinata di oggi(ieri ndr) il calciatore Giuseppe Rossi è stato sottoposto a visita ortopedica e accertamenti diagnostici che hanno confermato il trauma distorsivo al ginocchio già precedentemente sottoposto a intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato anteriore destro con attuale lesione di 2° grado del legamento collaterale mediale del medesimo arto. Per la corretta valutazione dell’entità del danno e prognosi, sarà eseguita nei prossimi giorni una visita specialistica da parte del prof. Richard Steadman, lo stesso chirurgo che ha eseguito il secondo intervento di ricostruzione del crociato“.

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