Dopo Hercules a colpire ora è Janus: -8 e -21; -6 e -20; -7 e -12 sono i gradi previsti nelle zone poco distanti da New York. Tra ieri e il fine settimana si prospettano temperature record in tutti gli Stati Uniti, ma soprattutto sulla costa Orientale. Gli Stati in allerta sono ben 17 e in Ohio la popolazione è stata invitata all’uso responsabile del riscaldamento, proprio perché i rifornimenti sono difficili da attivare a causa del ghiaccio. Lo stato di emergenza è stato proclamato per New York, New Jersey e Massachusetts.
Altra nevicata record a New York che ha messo a dura prova la città. Sebbene il servizio di spalatori si sia rivelato efficiente, il traffico è andato in tilt. Da Brooklyn alle cittadine dormitorio dove vivono molti che lavorano nella City e dall’altra parte del ponte, martedì sera ci sono volute quattro ore tra neve e numerosi incidenti che hanno ulteriormente aggravato la situazione. Il gelo ha complicato la situazione: inutile cospargere di sale le strade poiché la neve era troppo asciutta.
Per i viaggiatori sono giornate difficili se non impossibili: si calcola che i voli cancellati arrivano a sfiorare il numero di 7000 unità.
Ma a far capire quanto le polemiche trovino davvero poco spazio, la dichiarazione di un meteorologo di Weather Channel, il canale interamente dedicato al meteo: “Questa perturbazione è impazzita” ha esclamato martedì pomeriggio mentre la tempesta appunto si estendeva per più di 1600 km, prendendosi beffe delle previsioni di pochi centimetri di neve, scesa peraltro alla velocità di due centimetri e mezzo all’ora.
[credits foto: Giulia Papapicco]