Milano, dopo il car sharing arriva il ticket sharing

La mania dello sharing, ossia la condivisione di qualsiasi mezzo o materiale di consumo, potrebbe essere definita come la nuova perversione dei nostri anni. A Milano però questa pratica ha assunto livelli eccezionali proprio negli ultimi giorni, quando è comparso sulla scena cittadina il Ticket Sharing.

La procedura è semplice ed evidentemente “fatta in casa”. Tra ieri e oggi sono comparsi nella metro e sulle pensiline di autobus e tram contenitori improvvisati, realizzati con bottiglie di plastica e recanti il logo ATS, ossia Aderisci al ticket Sharing. Gli adesivi del nuovo “servizio” in condivisione sono stati attaccati su mezzi e fermate e subito hanno riscosso enorme successo. Una campagna promozionale che non ha risparmiato nessuna fermata, e che sul web è diventata subito virale, nonostante lo scetticismo del mondo del web.

Ma come funziona il servizio? È presto detto: i biglietti nel capoluogo lombardo hanno validità pari a novanta minuti, ma quasi nessuno li utilizza per più di mezz’ora. Al momento di scendere dal mezzo il passeggero è quindi invitato a lasciare il titolo di viaggio non esaurito nei contenitori, a disposizione di chi ne abbia bisogno. La rapidità della diffusione ha peraltro impedito al comune di pianificare un’azione di difesa, e dunque non si sono ancora viste comunicazioni in merito.

Il problema sorge però quando si considera la scritta sul retro dei biglietti: “il biglietto è personale e non cedibile”

A causa di questo avviso rischiano infatti di saltare tutti i presupposti di quella che, da azione provocatoria, sta diventando una campagna virale contro gli aumenti del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti, che hanno contraddistinto gli ultimi anni di servizio di trasporti pubblici a Milano.
Naturalmente l’iniziativa ha riscosso un grandissimo successo tra i cittadini, che però esprimono perplessità verso lo sviluppo del servizio e verso gli introiti che potrebbero mancare all’azienda dei trasporti.

In vista di Expo infatti l’ATM (Azienda Trasporti Milanesi) ha acquistato nuovi mezzi, soprattutto treni della metropolitana, tramite prestiti che verranno erogati solo in caso essa chiuda i bilanci dei prossimi anni in pari o in positivo. E non mancheranno solo gli introiti derivanti dai biglietti ma anche quelli provenienti dalle multe visto che tutti quelli che finora viaggiavano senza biglietto oggi potranno munirsi del titolo pescandolo da una mezza bottiglia alla fermata.

Si attendono le reazioni di comune ed azienda in merito, a quanto pare inevitabili. Certo è che nella mobilità cittadina sembra non ci sia posto per altre forme di condivisione, seppur dalla parte del cittadino come questa.

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