Dragonfly: una fattoria urbana verticale ed eco-sostenibile

L’ecologia e l’attenzione all’ambiente stanno diventando una realtà in espansione e a cui l’uomo fa sempre di più riferimento. Il progetto di Vincent Callebaut, architetto belga di 36 anni, ne è un chiaro esempio.

Non a caso, Dragonfly, chiamato così per la sua forma simile a quella di una libellula, è un imponente edificio di 132 piani nato come fattoria urbana verticale, biologica ed eco-sostenibile. L’architettura è stata pensata per essere collocata a Roosevelt Island, una stretta striscia di terra nella zona East River della città di New York.

I vari piani del palazzo ospiteranno una fusione fra l’elemento agricolo e quello abitativo: accanto alla coltivazione di ben 28 tipi diversi di frutta e verdura e all’allevamento dei più svariati generi di animali si troveranno uffici, appartamenti, giardini e spazi ricreativi pubblici. La struttura inoltre è stata pensata per utilizzare solo fonti di energia rinnovabili, come il Sole e il vento, facendo in modo che le ali esterne dell’edificio trattengano l’aria calda in inverno mentre la ventilazione naturale unita all’abbondante traspirazione delle piante consentirà di creare un ambiente fresco e gradevole in estate. Tutto ciò porterà l’enorme vantaggio di rendere ogni edificio che costituisce il complesso autosufficiente e indipendente dal punto di vista energetico.

Nel progetto di Callebaut poi alla base del grattacielo verticale è situato un mercato galleggiante sul fiume Oriente che consentirà ai contadini di vendere i loro prodotti biologici. Lo scopo dell’architetto belga è quello di portare l’agricoltura e la natura di nuovo nel nucleo urbano in modo che entro il 2050 si abbiano città verdi e sostenibili in cui l’uomo possa vivere in equilibrio con l’ambiente.

Il design di Dragonfly è già stato proposto al grande pubblico in una fiera internazionale cinese, ma finora Callebaut non è riuscito a trovare acquirenti statunitensi interessati a finanziare il suo progetto. La speranza è sempre quella che questa geniale idea possa essere messa in pratica ed esportata anche in altri capitali mondiali, per un futuro sempre più green e sostenibile.

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