Mangiare come un uomo: i segreti di Ryan D’Agostino, penna gastronomica dell’Esquire

Il monito celebre per antonomasia del “conquistare un uomo per la gola” è sempre attuale, non passa mai di moda e si rimodula in base al cambio generazionale. Nell’era di internet il connubio fornelli, tavola e sperimentazione gastronomica passa attraverso la lettura dei consigli dei food blogger. Archiviati i consigli di madri e nonne ci si improvvisa tutti “masterchef” in casa propria.

I siti con ricette più cliccati in Italia sono Il cavoletto di Bruxelles, GialloZafferano e comincia a farsi strada lo special presente su Esquire, Eat Like a Man.

Mangiare come un uomo, è il blog enogastronomico ideato e curato da Ryan D’Agostino che in maniera ironica tratta del rapporto uomo-cibo, detronizzando la figura della donna nel regno dei manicaretti.

Mangiare come un uomo: i segreti di Ryan D'Agostino penna gastronomica dell'Esquire.

«This is a food blog for everyone, not just men. Even if you’re not a man or you don’t eat like one, we welcome you. It’s just that there are foods that men love and there are ways that men eat that are just different, and we celebrate that. Every day, you’ll find a mix of ideas, interviews, opinions, wisdom, tips, news, and recipes. For everybody. Especially men. And, very often, a drink.»

Ricette perfette, spiegate e fotografate, saggi sui personaggi maschili più importanti della storia e il loro rapporto con il cibo e segreti su come “prendere l’uomo per la gola” sono racchiusi all’interno di questo blog che oggi è diventato anche un libro a cura di David Granger, che si è occupato dell’introduzione, e di Tom Colicchio.

Mangiare come un uomo: i segreti di Ryan D'Agostino penna gastronomica dell'Esquire.

L’uomo nel suo habitat mascolino si barcamena abilmente tra i pranzi in famiglia e i poker tra amici senza rimanere un passo indietro ed il quesito che amleticamente si pone lo scrittore/cuoco è: cosa significa mangiare come un uomo?

Sicuramente spiega, all’interno dei suoi post, D’Agostino che destreggiarsi tra i fornelli non significa avere una cucina impeccabile degna di Bree Van de Kamp ma neanche cucinare con acciarino e beni di prima sopravvivenza come Bear Grylls.

La filosofia di etica ed estetica gastronomica è per lui, e per i suoi suoi numerosi e affezionati followers amanti del cibo, la volontà di mettere le mani in pasta, superare la fatica, sperimentare, e godersi il risultato finale della pietanza al di là della tecnica, improvvisata, che viene utilizzata.

Di una cosa si è può esser certi: un piatto ben cucinato è il fil rouge che accomuna le sfere di Marte e Venere, contribuendo a far nascere la passione tra i fornelli.

L’appetito vien mangiando, ma anche la conquista e la seduzione.

Mangiare come un uomo: i segreti di Ryan D'Agostino penna gastronomica dell'Esquire.

[credits Ph: Esquire]

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