Formula 1: la Mercedes accende il turbo e vola nei primi test

C’era grande attesa per i primi test delle monoposto che si apprestano ad affrontare il prossimo mondiale di Formula 1, soprattutto alla luce delle modifiche che rischiano seriamente di sconvolgere le gerarchie che si erano create nel corso degli anni e che vedevano la Red Bull come l’indiscussa corazzata e in Sebastian Vettel il suo indiscusso leader. Sorprese, conferme e delusioni arrivano dalla quattro giorni di Jerez de la Frontera, dove le vetture erano chiamate soprattutto a macinare chilometri, per testare l’affidabilità (vera incognita di questo inizio di stagione) e raccogliere dati fondamentali per lo sviluppo di un progetto che appare tutt’altro che completato. Abbiamo provato a fare un primissimo bilancio in base a quanto è emerso dalle prestazioni delle varie scuderie, alle prese con le prime vere prove su strada delle loro “creature”.

MERCEDES, VOTO 9 – voto altissimo per la scuderia di Stoccarda, e non potrebbe essere altrimenti: Nico Rosberg è stato il primo a superare con successo una simulazione di Gran Premio, girando per 74 giri e simulando anche i cambi gomme, dimostrando di essere competitivo e di possedere una macchina affidabile. Ad alzare il giudizio positivo sulla Mercedes sono le prestazioni costanti e veloci di tutte le scuderie che montano i motori prodotti dalla casa tedesca. La Power Unit nel suo complesso era la prima grande incognita di stagione e, se è vero che troviamo Mercedes, McLaren e Williams davanti a tutti, vuol dire che la strada intrapresa è quella giusta. SOLIDITA’ TEDESCA

FELIPE MASSA, VOTO 8 – diciamo la verità, quanti di noi si aspettano di vedere Massa davanti a tutti dopo aver deluso nei suoi ultimi Gran Premi in Ferrari? Eppure Felipe è lì, con il miglior tempo nell’ultima giornata di test e con una Williams che, superata la grande delusione dell’ultima stagione, si presenta come la grande sorpresa della stagione. RINASCITA

FERRARI, VOTO 7 – Domenicali lo ha detto subito, la vera sfida di questo inizio di campionato sarà trovare subito l’affidabilità. Il primo giro non concluso svolto da Kimi Raikkonen martedì ha fatto correre un brivido sulla schiena degli ingegneri in rosso. In realtà sia il finlandese che Fernando Alonso hanno potuto svolgere un ottimo lavoro, senza incorrere in grandi problemi tecnici e mostrando tempi sempre all’altezza (addirittura l’asturiano è stato il più veloce di tutti con le intermedie). ALBA ROSSA

KEVIN MAGNUSSEN, VOTO 9,5 – mettete una macchina del tutto nuova, prodotta da una scuderia reduce da una stagione più che deludente, in mano ad un rookie che non ha mai guidato una Formula 1, quale sarà il risultato? Sorprendente, se è vero che il debuttante pilota finlandese è stato sempre tra i primi, dimostrando tra l’altro una costanza di rendimento da far invidia anche a quella vecchia volpe che è il suo compagno di squadra in McLaren Jenson Button. Che sia lui la sorpresa della stagione? Bene anche il giovane spagnolo Daniel Juncadella, riserva della Force India, in grado di piazzare il giro veloce con le slick nell’ultima giornata di test. GIOVANI ALLA RISCOSSA

RED BULL, VOTO 4 – il classico voto di stima che si dà al primo della classe che, per una volta, toppa completamente il compito e meriterebbe un’insufficienza anche più ampia. Chiaro, le colpe non sono tutte della scuderia austriaca, con Adrian Newey e soci che hanno dovuto fare i conti con le bizze del nuovo motore Turbo Renault (vedi anche Toro Rosso quasi sempre ferme). Vettel ed il suo nuovo compagno di squadra Daniel Ricciardo hanno messo insieme 21 giri, dovendo rinunciare anche all’ultima giornata di test. Certo, meglio che i guai escano fuori ora piuttosto che a Marzo in quel di Melbourne, ma se il buongiorno si vede dal mattino, si preannuncia una stagione dura per i dominatori della Formula 1 moderna. LA CADUTA DEGLI DEI.

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