Italia nel 2100, una previsione che fa paura

Questa volta però non stiamo parlando di una di quelle americanate da grande schermo, uno di quei film apocalittici in cui il pianeta è colpito da inondazioni, terremoti e disastri di ogni genere. Stavolta si parla di una previsione del futuro italiano che ritrae buona parte del Paese sommerso nel 2100.

Tutto parte da temi di rigorosa attualità: sono al centro dei dibattiti mondiali argomenti come l’effetto serra, il riscaldamento del pianeta e lo scioglimento dei ghiacci. E spesso facciamo l’estremo errore di sottovalutarli, pensando che, se ci saranno ripercussioni, non toccheranno né la nostra né le generazioni future più vicine a noi. Questa considerazione è assolutamente sbagliata, ed è stata smentita negli ultimi giorni dal sito web inglese “Deviantart”, che ha pubblicato una piantina dell’Italia nel 2100.

L’immagine che si presenta è sconvolgente: i visitatori del sito si affannano a cercare le loro città, tirando un sospiro di sollievo se, come i milanesi, si accorgono che il proprio borgo natio è stato risparmiato, seppur di poco, dall’avanzata dell’Adriatico, o rimanendo basiti se, come per i romani, bisogna constatare che, tra appena ottantasei anni, la città sarà inghiottita dal mare.

italia nel 2100 la previsione fa paura

Anche i dati sul livello del mare sono terrificanti: se i ghiacci dovessero continuare a sciogliersi con questo ritmo il livello del mare entro il 2100 si sarà alzato di cento metri e, nostro malgrado, dovremo fare a meno della Riviera Adriatica come la conosciamo oggi. Potremo salire con un’imbarcazione nell’entroterra tagliando a metà l’Emilia Romagna e raggiungendo la zona dell’Oltrepo pavese ancora con la nostra barchetta, scorgeremo la nuova Milano balneare sull’altra costa nordica -se così verrà battezzata- e attraccheremo in Piemonte, nel nuovo Porto di Alessandria.

Roma rimarrà solo un ricordo, e tutte le spiagge rientreranno per chilometri e chilometri; la Campania verrà ridotta ai minimi termini e il Molise si prenderà la sua rivincita sulla geografia, che da sempre l’ha bollata come regione inutile, mantenendo la quasi totalità del territorio.

Queste naturalmente sono previsioni basate sui dati raccolti in questi anni, sta all’uomo smentire questa strana cartina e, rispettando il pianeta e facendo qualcosa di concreto per prevenire lo scioglimento dei ghiacci, tenerci stretto il nostro pieno di difetti, ma insostituibile Stivale.

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