Gaffe diplomatica fra USA e Ue sul caso ucraino

Una telefonata rubata e pubblicata su Youtube. Quattro minuti. Potrebbero essere fatali? Una gaffe diplomatica, un caso scatenato da una pubblicazione sospetta su uno dei portali più popolari del web, che vede come protagonisti due diplomatici statunitensi parlare schiettamente su argomenti scottanti. Potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso. I problemi non sono solo con Bruxelles ma anche con la Russia.

Da un lato Victoria Nuland, vice segretario di Stato e ambasciatore statunitense per i rapporti con l’Europa e dall’altra parte della cornetta l’ambasciatore statunitense a Kiev, Geoffrey Pyatt. Confidenza e nessun filtro, d’altro canto la telefonata doveva essere privata. Oggetto dello scandalo le parole taglienti riguardo alla situazione ucraina: come mediare nel caos che divide il presidente Viktor Yanukovich e l’opposizione guidata dall’ex pugile Vitali Klitschko. Le opinioni personali non si fanno attendere e parte una bella offesa all’Ue “Fuck the UE” ciliegina sulla torta di amari commenti che la cancelliera tedesca Angela Merkel ha definito tramite la sua portavoce “assolutamente inaccettabili“.

Mentre Bruxelles fa sapere che: “L’Ue è impegnata ad aiutare il popolo dell’Ucraina nell’attuale crisi politica. Non facciamo commenti su presunte intercettazioni telefoniche” è chiaro che la gaffe c’è e pesa non poco. Ma un altro aspetto fa molto riflettere in tutta questa faccenda. Si perché il video contenente la telefonata diplomatica che circola su Youtube, inizialmente pubblicato su un sito russo, è anche sottotitolato in cirillico. Retwettato da alcuni funzionari di Mosca. Ecco perché l’affaire potrebbe avere risvolti diversi e inattesi. È chiaro che ci sia qualcosa sotto, un dispetto, uno sgambetto, un ostacolo verso la risoluzione della crisi ucraina partendo dai piani alti, dalle relazioni fra Stati Uniti e Unione Europea, dalle diplomazie appunto.

Lo spettro di una guerra fredda deriva dalla risposta raggelante di Washington: “Certamente pensiamo che questo sia un nuovo colpo basso dello spionaggio russo” ha dichiarato Jen Psaki il portavoce del Dipartimento di Stato americano. E del resto il titolo del video lascia trapelare anche da parte della Russia un gelo di ruggini a quanto pare ancora attuali: “Marionette di Maidan” (Maidan è il nome della piazza di Kiev cuore delle proteste, ndr.). Per non parlare della tempistica di diffusione: il video è stato pubblicato il 4 febbraio, ma reso di dominio internazionale solo il 6 in occasione della visita di due giorni della Nuland.

Un aspetto scottante della telefonata riguarda un gioco interessante orchestrato dagli americani: la rivelazione fatta dalla Nuland riguarda l’intenzione di Jeffrey Feltman di voler nominare un inviato speciale dell’Onu per l’Ucraina, idea discussa peraltro già con il vicepresidente americano, Joe Biden. Ma questo triangolo americano sembrerebbe infastidire gli alleati, da qui “L’Europa si fotta” della signora, seguito da un “Esattamente” del signor ambasciatore. Altra opinione personale riguarda il destino del capo dell’opposizione ucraina che potrebbe diventare presidente ma il commento “Non penso sia una buona idea” della vice segretario è chiaro mentre scorrono le immagini dell’ex pugile sul ring.

Non c’è che attendere le risposte sul campo perché se è vero che gli Stati Uniti non discutono di gaffe telefoniche, i fatti dovranno dimostrare che non c’è nessun rancore. Ultima, ma non meno importante nota: la qualità dell’intercettazione. Perfetta, pulita.

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