Distruggono l’iPhone per protesta contro il ban dei Bitcoin di Apple

Negli ultimi tempi, molti sono diventati i “nemici” del Bitcoin, la moneta elettronica virtuale che dal 2009 ha vissuto un vera e propria crescita incontrastata. Una delle società che maggiormente osteggiano questo sistema è la Apple che ha deciso di eliminare Blockchain, una delle App più usate dagli utenti che fanno uso dei Bitcoin. Usando tale applicazione si potrebbe, con facilità, eseguire la scansione di codici QR ed inviare e ricevere Bitcoin tramite un dispositivo mobile.

Naturalmente questa decisione da parte della Apple ha scatenato non poche reazioni, tanto che alcuni utenti hanno addirittura distrutto, per protesta, i loro iPhone. In un video diffuso dalla rete, infatti, si vedono persone che distruggono i loro smartphone a colpi di machete e di pistola.

[youtube]http://youtu.be/XHtzZukli3o[/youtube]

La polemica impazza e molti accusano la Apple di censurare le applicazioni Bitcoin per privilegiare il suo sistema di pagamento, iPayment. La casa di Cupertino non ha commentato gli avvenimenti, ma la sua avversione verso il Bitcoin non può limitarsi solo a questo aspetto.

Si ritiene molto più probabile, infatti, che le ragioni dietro questa politica siano dovute allo status indefinito del Bitcoin, che si pone in una zona grigia tra la legalità e l’illegalità. Apple, in questo senso, non vuole avere problemi con i federali.

Negli Stati Uniti, infatti, il business della trasmissione di denaro è rigidamente regolamentata e l’FBI opera per prevenire qualsiasi tipo di riciclaggio di denaro. Una società che opera nella trasmissione di denaro deve essere in possesso di una licenza ed, inoltre, il Dipartimento del Tesoro richiede il monitoraggio dei clienti e delle operazioni che vengono svolte alla ricerca di qualcosa di sospetto.

A questo punto, gli utenti di Blockchain, che sono circa un milione, potranno ancora usare l’applicazione già installata sugli iPhone ma non potranno più ricevere aggiornamenti del software.
La mobilitazione è, però, ormai iniziata e, a prescindere delle motivazioni che stanno alla base della decisione presa dalla società americana, gli utenti di Blockchain sono pronti a lanciare una petizione per chiedere il ripristino dell’applicazione su Apple Store.

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