Creatività: negli Stati Uniti è una disciplina universitaria

La creatività è stata sempre oggetto di interessanti e profonde discussioni filosofiche e letterarie che hanno affascinato gli intellettuali di tutto il mondo e di tutti i tempi. È del New York Times un articolo che spiega quale valore abbia oggi questa parola e in che modo venga usata da coloro che riconoscono la sua importanza. “Studi Creativi” è già da tempo in alcune università degli Stati Uniti una vera e propria disciplina di studio. È in università come la Buffalo State College di New York o la Drexel University di Philadelphia che si possono trovare dei dottorati in “Creatività”.

Gli studenti di queste facoltà devono usare ogni mezzo per inventare qualcosa di nuovo e, come afferma la professoressa Cyndi Burnett della Buffalo State College, «Non mi aspetto che essi siano il prossimo Steve Jobs o che inventino una macchina volante, ma voglio che siano più operativi e che siano dei risolutori di problemi pieni di risorse». Tra i suoi studenti c’è chi ha inventato un modo per evitare di restare chiusi nei bagni pubblici o chi ha creato delle uniformi multiaccessoriate.

La creatività, dunque, nella nostra epoca è davvero una risorsa preziosissima che ci permette di stare al passo coi tempi e migliorare la qualità della nostra esistenza, lo afferma anche il professor Gerard J. Puccio (docente alla Buffalo State): «la realtà è che per sopravvivere in un mondo che cambia velocemente bisogna essere creativi. Questo è il motivo per cui si vede più attenzione nei confronti della creatività nelle università: è il mercato che lo chiede».

L’università Buffalo State College vanta il più “antico” programma di “Studi Creativi” che sia mai stato adottato negli Stati Uniti, infatti questi corsi esistono sin dal 1967. Ovviamente secondo gli educatori le materie tramandateci dalla tradizione scolastica sono ancora un punto cruciale, ma siccome la nostra società è caratterizzata da una vita composita e fuggente, sono sempre più necessarie le così chiamate process skills, ovvero le “abilità di processo”, le quali sono delle strategie per trasformare quello che già esiste e affrontare le profonde ambiguità del nostro tempo.

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