Da Media Salles i dati del mercato cinematografico: Italia a +6%

Media Salles ha presentato nei giorni scorsi alla Berlinale i dati del mercato cinematografico europeo facendo una stima generale del continente ma selezionando anche i dati nazione per nazione. Ne è uscito che nel 2013 in Europa gli spettatori nelle sale cinematografiche sono stati 1.158,5 milioni, con un calo dell’1,8% rispetto ai 1.179,8 milioni del 2012. Una perdita quindi per il Vecchio Continente che colpito dalla crisi economica mostra i segni più evidenti sullo svago.

Ad una visione più dettagliata si nota però che è possibile suddividere il continente in due parti: i diciannove Paesi occidentali presentano un forte calo, passando dagli 881,7 milioni del 2012 agli 840,8 del 2013 e registrano un decremento superiore alla media del Continente (-4,6%); i sedici territori dell’Europa Centrale e Orientale e del Bacino del Mediterraneo chiudono l’anno invece con un aumento di spettatori del 6,6%, totalizzando 317,7 milioni di biglietti venduti rispetto ai 298,1 del 2012.

Il mercato Occidentale si presenta fortemente in calo anche in mercati molto produttivi come il Regno unito (-4%), la Germania (-4,5%), la Francia (-5,3%) malgrado le politiche di incentivo del Governo, e soprattutto la Spagna con un pesante -15% dovuto secondo gli operatori spagnoli anche all’aumento dell’IVA, passata a metà del 2012 dall’8 al 21%.

Una diminuzione importante nel numero di spettatori si registra anche dalla Grecia (-12%) messa in ginocchio dalla crisi economica, dall’Austria (-10,6%), dalla Svezia (-9,7%) e dal Portogallo (-9,4%). Rimangono invece in una situazione stabile i Paesi del nord Danimarca, Paesi Bassi e Belgio. La situazione invece che sorprende maggiormente è proprio quella dell’Italia il cui mercato è decisamente in controtendenza registrando una crescita di circa il 6%, riportando sopra i 100 milioni i biglietti venduti come già si poteva notare dai dati Siae di novembre.

Per quel che riguarda il mercato dell’Europa Orientale e del Mediterraneo la situazione non è più favorevole; tra i peggiori si trovano Cipro (-20%) dato da mettere in relazione alla grave situazione economica del paese, la Slovenia (-16,1%) e la Serbia (-9,3%). Buona è invece la situazione nei Balcani: l’Ungheria, con una crescita stimata al 2%, la Lettonia (+3,9%), la Slovacchia (+4,8%), la Lituania (+6,8%) e Bulgaria che cresce ben del 16,7%.

Tre sono invece i mercati di maggiore crescita dell’Europa Orientale: la Romania che cresce del 13,8%, registrando l’ottavo aumento consecutivo; cresce del 14,7% la Turchia superando la soglia dei 50 milioni di spettatori e la Russia, che aggiungendo 14 milioni al risultato del 2012, sorpassa il Regno Unito e diventa il secondo mercato europeo in termini di presenze.

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