Pendolari italiani: ‘I migliori compagni di viaggio sono i libri’

Continua a crescere il numero di cittadini che ogni giorno prende treno, autobus o metro per muoversi da un posto a un altro. Il pendolare, quel lavoratore o studente che quotidianamente si sposta dal suo Comune di residenza per motivi di lavoro, di studio ma anche per far visita ad amici e parenti e per andare a un concerto o uno spettacolo, è una figura sempre più diffusa nei Paesi ad economia sviluppata. L’aumento della domanda di trasporto pendolare è un dato comune a larga parte delle città europee: in Italia la mobilità pendolare è aumentata di oltre il 60% in 15 anni e i pendolari sono quasi un quarto della popolazione. Per far capire la dimensione di una domanda concentrata in alcune aree metropolitane, ogni mattina sono 670mila i pendolari lombardi, 560mila quelli del Lazio e su alcune linee è come se ogni mattina si spostassero tutti gli abitanti di città come Arezzo o Ancona.

Molte statistiche rivelano che i più fedeli compagni di viaggio dei pendolari italiani, e non solo, sono in molti casi i libri. Il blog Libri in metro, da quasi quattro anni, si occupa proprio di documentare, attraverso delle descrizioni brevi e incisive, le letture di tutte queste persone in movimento. Le tendenze che emergono scorrendo i post sono piuttosto chiare. Romanzi leggeri, Best Seller e i Classici aiutano a combattere la noia specie se si viaggia da soli e non si incontra qualcuno con cui scambiare due parole.

La verità sul caso Herry Quebert era il tormentone dell’estate, La strada verso casa di Fabio Volo ha monopolizzato l’attenzione nei mesi prima di Natale. E oggi? Se potessimo azzardare una previsione punteremmo tutto su Stephen King. Tra i classici menziono L’Odissea di Omero, Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen e ancora, I tre moschettieri di Alexandre Dumas, Via col vento di Margaret Mitchell e Aspettando Godot di Samuel Beckett. Per chi invece preferisce staccare dallo studio o dal lavoro durante il viaggio di ritorno le letture variano dai fumetti come Dylan Dog, Tex o dei manga, fino ai libri più disparati come Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere e sono tutti sotto stress.

C’è chi si preoccupa del peso e del formato ed ecco che sfoggia il classico libro da borsetta di 700 pagine e oltre. I libri della casa editrice Sellerio, Aristotele detective di Margaret Doody, La carta più alta di Marco Malvaldi, La banda Sacco di Andrea Camilleri, solo per fare tre esempi, così come quelli in edizione economica e tascabile, sembrano essere molto apprezzate dai viaggiatori cittadini. Infine, nell’era digitale, non può mancare il tablet e il Pendolibro, l’ebook editato da Libreriamo Publishing che rende protagonisti i pendolari stessi. Sono loro gli autori di questo libro e che ci hanno raccontato i loro viaggi, i loro disagi e i loro sogni quotidiani.

Senza dubbio è molto utile leggere durante il viaggio. E’ stato dimostrato che il libro aiuta ad alleggerire lo stress e situazioni come ritardi, treni fermi in mezzo a campagne sperdute per svariati minuti, metro o autobus che fanno aspettare un tempo indefinito, traffico e così via. La dimensione del libro ha addirittura superato il tanto amato lettore MP3 e questo è molto positivo. Un libro è una fonte di arricchimento non solo culturale, ma anche intellettivo, sociale, etico e morale. Ogni libro contribuisce, in qualche modo, a renderci una persona migliore. La cultura stessa è fatta di libri e se non ci fossero stati i libri il progresso per l’uomo non ci sarebbe stato. Meglio allora se un libro riesce a diventare uno svago, un divertimento, una forma di rilassamento e di liberazione, insomma un ottimo compagno di viaggio.

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