True Detective, la serie che ha stregato Barack Obama

Il confine che un tempo divideva la produzione cinematografica da quella per la televisione è ormai stato cancellato, tanto che la qualità di alcune serie tv è così elevata da non temere confronti, complice il tocco magico di registi e attori hollywoodiani di spessore nella realizzazione dei prodotti vincenti. Manifesto attuale di questo meccanismo da contaminazione è True Detective, straordinaria serie antologica firmata Nic Pizzolatto per HBO che ha debuttato in America il 12 Gennaio per un totale di 8 episodi.

L’intuizione del possibile successo serpeggiava già prima della messa in onda della prima puntata, con tutti i telefim addicted smaniosi di assistere alla novità più attesa del 2014, che vanta la regia raffinata di Cary Joji Fukunaga (Jane Eyre) e la presenza speciale nel cast dei protagonisti Woody Harrelson e Matthew McConaughey, attore capace di incantare il pubblico internazionale con ruoli ed interpretazioni da premio Oscar. E le aspettative naturalmente sono state confermate, se non addirittura superate.

Perchè questo noir plumbeo, dalla sceneggiatura introspettiva che si articola nel rapporto oscuro della coppia di detective Rust Cohle e Martin Hart, ribalta da principio la struttura classica della crime-story mettendo in primo piano l’impatto degli umori e delle sfumature esistenziali dei due poliziotti sul caso, e non viceversa. Il contrasto estremo tra personalità contribuisce a far emergere le contraddizioni, le zone d’ombra inquietanti che la violenza e il crimine efferato rendono solo più evidenti nel contorno, sottolineandone l’irreversibilità. La cura del dettaglio riservata ad ogni elemento, che sia parola o azione, intrappola chi osserva nell’universo solitario di uno scorcio americano abbandonato e popolato da esseri più vicini al mostruoso che all’umano. Il tutto confezionato da uno stile di ripresa volutamente rallentato, che si perde nei paesaggi tristi della Louisiana per poi esplodere all’improvviso in momenti dinamici tecnicamente complessi come il piano- sequenza di ben 6 minuti regalato nel quarto episodio.

Se la passione di chi ha avuto il piacere di vedere le prime 5 puntate tramesse non dovesse bastare, alla cerchia dei fan si è recentemente unito un affezionato speciale. True Detective ha infatti stregato uno spettatore di prestigio come il presidente Barack Obama che – come riportato dal The New York Times – durante una cena ufficiale alla Casa Bianca, ha avvicinato Richard Plepler (Chief Executive di HBO) per chiedergli il DVD completo della serie, insieme all’anteprima inedita della quarta stagione di Game of Thrones. Obama non ha mai nascosto di essere un grande appassionato di telefilm, tra i quali spiccano come preferiti The Wire, Breaking Bad, Homeland e House of Cards che è partita con la seconda stagione su Netflix proprio venerdì scorso. E come qualsiasi addicted, sul profilo ufficiale di Twitter ha chiesto accorato di non ricevere nessun tipo di spoiler. Sperando che non caschi lui stesso nell’errore e non anticipi nulla dei due capolavori che avrà il piacere di gustare.

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