Tokyo: atti vandalici offendono la memoria di Anna Frank

Una testimonianza della Seconda Guerra Mondiale, della persecuzione nazista contro gli ebrei, della vicenda di una dei tanti adolescenti ebrei perseguitati e uccisi dal nazismo. In poche frasi è questo il significato de Il Diario di Anna Frank e di tutte le biografie e dei testi riguardanti l’Olocausto.
I giapponesi che studiano le vicende di quel periodo e che ogni anno visitano la Casa di Anna Frank, dove lei si nascose durante il periodo nazista e dove scrisse il suo diario, sono decine di migliaia.

Eppure in questi giorni si è verificato un fatto increscioso che offende il ricordo di Anna Frank e di tutto il suo contorno storico. Più di 200 copie de Il Diario di Anna Frank, di sue biografie e di testi storici sul periodo nazista contenuti nelle biblioteche di Tokyo sono state danneggiate: diverse pagine sono state strappate via dai volumi, che ora sono completamente inutilizzabili.

Ma quali sono le motivazioni che avrebbero spinto a un atto che sembrerebbe, o meglio, è per certo così insensato? Sono numerose le opinioni raccolte dai giornalisti ma non molto diverse l’una dall’altra. Secondo il rabbino Abraham Cooper, decano associato del Centro Simon Wiesenthal, dietro all’accaduto ci sarebbe un’azione coordinata e organizzata nel tentativo di denigrare la memoria di Anna Frank. Forse per fanatismo e odio da parte di attivisti neonazisti.

“Ogni libro archiviato sotto il nome di Anna Frank è stato danneggiato”, ha raccontato Toshihiro Obayashi, vicedirettore della biblioteca centrale della zona di Suginami, dove 119 copie sono state distrutte in 11 delle 13 librerie pubbliche.

Chi c’è dietro questo atto intollerabile non si sa ancora ma è tanto lo sdegno anche dei giapponesi che chiedono a gran voce un intervento repentino delle autorità locali per scoprire chi si nasconde dietro a questi spregevoli atti vandalici.

[Immagine: LaPresse]

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