Arseniy Yatsenyuk, il leader dell’opposizione e braccio destro di Julia Timoshenko, è stato eletto del Parlamento nuovo premier dell’Ucraina con 417 voti a favore e 371 contrari.
Il nuovo premier, nel discorso tenuto alla Rada prima della procedura di voto, ha annunciato l’adozione di decisioni da parte del governo che risulteranno impopolari ma che saranno necessarie al fine di risollevare la situazione del Paese.
Decisioni drastiche e solerti riguarderanno soprattutto il campo dell’economia nel quale saranno presi dei provvedimenti innovativi. La priorità sarà l’avvio di trattative con il Fondo Monetario Internazionale per la predisposizione di un pacchetto di misure idonee a risollevare il Paese dalla crisi.
Il nuovo ministro delle finanze ha già annunciato che Kiev ha chiesto al FMI almeno 15 miliardi di dollari e non ha fatto mistero che ci saranno trattative anche con la Russa per quanto riguarda la cooperazione finanziaria ed il settore energetico.
Il portavoce del FMI ha, intanto, precisato che la tempistica e la tipologia degli aiuti dovranno essere valutati da un team tecnico che si recherà a Kiev.
Il Fondo ha, in teoria, la possibilità di attivarsi molto velocemente per l’erogazione degli aiuti ma, in questo caso, ritiene prematuro annunciare le misure destinate all’Ucraina senza aver ricevuto il dossier da parte dei suoi consulenti.
Il neo premier Yatsenyuk ha, inoltre, anticipato la firma dell’accordo di associazione con l’Unione europea ed ha confermato l’intenzione di mantenere rapporti di collaborazione e non solo di vicinato con la Russia.
Nel suo discorso ha anche precisato che la Crimea è e rimarrà comunque parte dell’Ucraina.
Intanto, dopo alcuni giorni di silenzio, è tornato a dare notizie di sé il deposto presidente Yanukovich che, senza rivelare il luogo in cui si trova, ha fatto sapere che si considera ancora il legittimo capo dello stato. Mosca, dal canto suo, gli ha garantito protezione in ogni caso.