Expo 2015, dopo l’India potrebbero esserci altri abbandoni

La diplomazia internazionale è materia estremamente complicata, soprattutto se la si accoppia ad un evento di rilevanza come l’Esposizione Universale di Milano 2015. Ormai da giorni infatti l’India ha annullato la sua partecipazione all’evento, con la motivazione non troppo nascosta del difficile rapporto con l’Italia dopo la vicenda dei due Marò.

Ma l’India è solo l’apripista di un processo fisiologico, secondo il commissario unico di Expo Giuseppe Sala. Infatti poco dopo è arrivata anche larinuncia della Turchia, che tra l’altro aveva speso una gran quantità di soldi per il progetto del grande stand che si era riservata. La motivazione di questa mossa è quasi esilarante, in quanto l’Italia si sarebbe rifiutata di sostenere Smirne come candidata all’Expo 2020, città che aveva già dovuto soccombere contro Milano nella gara per l’esposizione del prossimo anno.

Sala comunica inoltre che queste potrebbero non essere le uniche uscite da Expo, tutti i Paesi in guerra potrebbero non essere in grado di sostenere economicamente e politicamente la presenza dei megastand dedicati alla propria nazione. Probabili uscite potrebbero essere quelle di Siria, Ucraina, Mali e Repubblica Centrafricana. Queste mancanze non sono però preoccupanti per il direttivo dell’evento, visto che potrebbero essere a breve sostituite da nuovi ingressi, primo tra tutti quello degli Stati Uniti, che si spera di portare a termine il 27 marzo quando Barack Obama sarà in visita in Italia. Altri paesi che potrebbero a breve aderire all’iniziativa e con i quali sono state aperte trattative sono Norvegia, Portogallo, Lussemburgo e Argentina. Non sono state ancora definite le perdite che porteranno le mancanze di India e Turchia, ma si stimano di pochi milioni. Praticamente nulla per una manifestazione che ha all’attivo 130 paesi partecipanti e una previsione di svariati milioni di visitatori.

Intanto a Milano fervono i preparativi delle varie strutture ed infrastrutture. Lo scorso weekend sono state inaugurate due nuove fermate della quinta linea metropolitana, la lilla, che collegano il nord della città all’hub dei trasporti nella Stazione Garibaldi. Dallo stesso punto infatti partono i treni alta velocità sia di Trenitalia che di Ntv, i collegamenti ferroviari regionali e locali e i treni per l’aeroporto di Malpensa. Il tutto legato alla città da due linee metropolitane. Il problema della M5 è che però potrebbe non essere pronta per Expo: si è pensato quindi di collegare i due capolinea come da progetto originario e di completare le stazioni il più possibile, ma se non fosse possibile finirle tutte, lasciare dei buchi sulla linea, piuttosto che restare senza collegamento con lo stadio di San Siro.

Per quanto riguarda la metropolitana 4 invece il futuro è segnato, non verranno completate neanche le due fermate che avrebbero portato i visitatori da Linate alla stazione Forlanini FS, ma si continuerà a garantire il collegamento coi bus di Atm.

[Credits foto: Gian Mattia D’Alberto/LaPresse]

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