Pisa, terrore in spiaggia: bimba di 20 mesi punta da una siringa

Una giornata al mare come tante altre si è trasformata in un vero incubo per una famiglia toscana. Una bambina di soli venti mesi, infatti, è stata punta da una siringa lasciata sulla sabbia: la bimba stava giocando come sempre, munita di secchiello e paletta e sotto lo sguardo vigile di mamma e papà, quando all’improvviso è stata punta da quel maledetto oggetto contundente.

I fatti

L’episodio si è consumato nel tardo pomeriggio di sabato, quando la famiglia si era recata in spiaggia per evitare il caldo e la ressa delle ore centrali della giornata.

A raccontare come sono andati i fatti è stata la madre della piccola, che in un’intervista rilasciata a Il Tirreno ha spiegato: “Verso le 19 mi trovavo in riva al mare a fare il bagno insieme a mia figlia di 20 mesi, al padre della bimba e mio compagno, e a mia sorella. Uscendo dall’acqua mia figlia ha fatto un metro sulla battigia verso la spiaggia, dove si trovava il secchiello. Di punto in bianco abbiamo notato che nostra figlia stava tirando su un piedino infastidita e che lo scuoteva come se si volesse liberare da qualcosa”.

Dopo essere andati incontro alla piccola, mamma e papà hanno così fatto la macabra scoperta: “Sulla pianta del piede sinistro si era attaccato qualcosa che non riuscivamo a capire cosa fosse. Poi abbiamo capito, era uno degli aghi che si utilizzano per le iniezioni di insulina”. La famiglia si è così precipitata in ospedale dove i loro sospetti hanno trovato conferma: l’oggetto che aveva punto la figlia altro non era che una siringa da insulina.

Ora la bimba dovrà sottoporsi per almeno sei mesi ad una serie di prelievi ematici perché bisogna accertarsi che non sia in pericolo. Arrabbiatissima la madre: “Perché una persona dovrebbe farsi un’iniezione di insulina e poi abbandonare l’ago sulla spiaggia dove tutti camminiamo a piedi nudi e dove è difficile scorgere eventuali pericoli? Le mie certezze di mamma sono crollate in un istante”.

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