Ritrovato un appunto di Falcone: “Berlusconi dà soldi a Cosa Nostra”

Sulla figura di Silvio Berlusconi si abbattono nuovi e clamorosi retroscena. Stando a quanto racconta Salvo Palazzolo su Repubblica, sembra che nell’ufficio del giudice Falcone, al Palazzo di Giustizia di Palermo (ora trasformato in un museo), sia stato rinvenuto un foglietto che potrebbe gettare non poca tensione nel panorama politico italiano. Un foglietto all’interno del quale viene descritto un Silvio Berlusconi connivente con la mafia siciliana.

“Cinà – si legge nello scritto – è in buoni rapporti con Berlusconi. Berlusconi dà 20 milioni a Grado e anche a Vittorio Mangano”.

A rinvenire il foglio è stato Giovanni Paparcuri, collaboratore di Falcone che oggi è in pensione. Qualche giorno fa l’uomo stava dando un’occhiata agli scritti di Falcone conservati nel museo, e tra ricordi e appunti vari si è ritrovato davanti questo foglietto che parla proprio di Berlusconi. Un foglietto mai notato prima, che Falcone potrebbe aver scritto come promemoria da tenere per sé.

A quel punto Paparcuri ha informato la procura, ma nei verbali del collaboratore di giustizia Mannoia, risalenti all’89, non v’è traccia di alcun riferimento a Berlusconi. Lo stesso Mannoia ha ammesso di non ricordare se Berlusconi potesse avere un qualche rapporto con Cosa Nostra, e che in ogni caso lui, nello stato in cui versa, non potrebbe rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa.

Nel frattempo il leader di Forza Italia è finito al centro di una nuova indagine. La procura di Firenze lo ha coinvolto nell’inchiesta sui mandanti occulti delle stragi del ’93, e in tutto ciò la posizione del suo grande amico Marcello Dell’Utri, condannato in via definitiva proprio per concorso esterno in associazione mafiosa, di certo non gli è di grande aiuto.

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