“Mamma, mi ammazzo”. Invia sms alla madre e si uccide a 13 anni

Sharlene Scott è ancora sconvolta per quanto le è successo. La donna ricorda in modo assolutamente vivido quel momento in cui ha trovato una serie di messaggi e di chiamate perse dalla sua Emily, la figlia di 13 anni.

La donna ha raccontato di aver ricevuto dei messaggi tramite i quali la figlia annunciava che si sarebbe suicidata di lì a poco. Peccato però che il messaggio in cui Emily parlava del suo suicidio fosse stato letto dalla madre quando ormai era troppo tardi. Proprio per questo oggi Sharlene si definisce una donna e una madre “senza speranza”, anche perché in fin dei conti la figlia era “amante del divertimento” e una “ragazza premurosa”.

Ma perché mai allora quella ragazzina di soli 13 anni ha deciso di ammazzarsi con le sue stesse mani? Ancora una volta sembra che ad essere implicato sia il bullismo. E’ venuto fuori infatti che Emily era da tempo vittima di soprusi fisici e verbali. Spesso e volentieri la ragazzina si trovava costretta a nascondersi nei bagni della scuola per evitare di incontrare i suoi aguzzini che condividevano con lei l’aula scolastica.

“La seguivano ovunque. Un paio di ragazze le avevano detto che l’avrebbero picchiata fino ad ucciderla. Un gruppo di trenta ragazzini, maschi e femmine, aveva cercato di aggredirla. Era troppo spaventata persino di raggiungere la fermata dell’autobus”.

La polizia sta effettuando le dovute indagini del caso, ma i familiari di Emily sono certi che alla fine dei fatti per i bulli non scatterà alcuna pena. “Non credo verranno presi provvedimenti a livello penale”, ha riferito Belinda Watson, zia di Emily. “Il bullo che capeggiava il gruppo sembrava pentito il giorno dopo la morte di mia nipote. Ha pianto e ha detto di essere colpevole di tutto, ma poi, subito dopo, mi hanno riferito che stava ridendo come se fosse tutto un grande scherzo”. Già, perché questi ragazzini non sembrano avere intenzione di fermarsi, né di fare un mea culpa, neppure davanti alla morte della loro compagna.

Immagine da news.com.au

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