Isola, Fabrizio Corona risponde alle critiche sulla questione Riccardo Fogli

In questi giorni sta facendo molto discutere il siparietto che gli autori dell’Isola dei Famosi, di comune accordo con Fabrizio Corona, hanno organizzato contro il concorrente Riccardo Fogli.

In poche parole, durante l’ultimo serale, Fabrizio Corona ha svelato a Fogli di avere le prove del tradimento di sua moglie, e con l’occasione non si è neppure tirato indietro dal definire il settantenne come un “cornuto”. Il tutto è accaduto dietro la più assoluta nonchalance di Alessia Marcuzzi, che anziché mettersi di traverso in quella che appariva essere una vera e propria umiliazione ai danni di un anziano signore, ha addirittura fatto la sua parte per appesantire ulteriormente la situazione.

Per fortuna però la gran parte del pubblico e delle star della tv si sono schierate dalla parte di Fogli: oltre a Belen Rodriguez e Cristiano Malgioglio, anche le opinioniste Alba Parietti e Alda D’Eusanio, pur andando contro le scelte prese dalla produzione, hanno criticato in maniera frontale la messinscena organizzata dalla produzione e da Corona.

A tutte queste critiche ha ora risposto il re dei Paparazzi, che su Instagram, in riferimento alle considerazioni fatte da Belen proprio su questo fronte, ha detto: “Belen, certe parole dette da una come te che finge di essere quello che non è che mostra una vita che non vive… non è male. Inutile che ti fingi paladina della famiglia del Mulino Bianco, visto che tu senza eccessi di protagonismo e in una vita semplice non ci sai stare. Io almeno ci metto sempre la faccia, che piaccia o meno. Mi prendo le mie responsabilità e non fingo di essere quello che non sono”.

Sulla questione Fogli, in particolare, Corona ha ribattuto: “Odio i falsi moralisti e i perbenisti, quelli che fanno la morale ma non la praticano. Vi ricordo che nel momento in cui una persona decide di diventare celebre, deve essere pronta a tutto ciò che le sta intorno, altrimenti che si faccia una vita normale e lontana dai riflettori. A me interessa soltanto che i principi del giornalismo vadano avanti anche se cozzano con la morale”.

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