Pakistan, torturata perché trans: le rasano i capelli e la derubano di tutto

E’ stata torturata e umiliata semplicemente perché transgender. E’ stata una violenza inaudita quella subita da Shakeela, 27enne pakistana, presa di mira da una banda di rapinatori che avrebbero tentato di estorcerle l’equivalente di 6 milioni di euro. I criminali, tra l’altro, non contenti di ciò, le avrebbero anche rasato i capelli. La giovane, subito dopo l’aggressione, ha denunciato la cosa al gruppo Pakistan’s Trans Action, che si occupa proprio di difendere l’incolumità e i diritti delle persone trans, e con il loro aiuto sta cercando di fare pressioni sulla polizia affinché si indaghi sull’accaduto.

Il Pakistan, è vero, è un paese estremamente conservatore e religioso che vede di cattivo occhio l’omosessualità (tanto da considerarla un reato). E’ pure vero però che lo scorso anno sono state varate delle leggi che hanno aperto alla possibilità di inserire sui documenti ufficiali il genere in cui ciascuno si identifica. Questo però non è stato sufficiente a far aprire gli occhi alla gente, tanto è vero che i/le trans sono ancora vittime predilette delle bande, specialmente nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa.

Farzana Jan, presidente di Trans Action, ha affermato che nel 2015, nella sola provincia, sono state uccise 64 persone transgender e torturate più di 600 vittime. “Esistono gruppi organizzati che puntano i transgender, ritenuti più vulnerabili. Sono coinvolti nello sfruttamento sessuale della comunità transgender, ma estorcono anche denaro”, ha raccontato Farzana.

Queste bande criminali ricattano i trans anche per farli lavorare. A Shakeela, per esempio, avrebbero detto che se non avesse pagato, non le avrebbero consentito di lavorare come ballerina nella sua zona. Ma per lei è impossibile riuscire a recuperare un milione di rupie pakistane. “La violenza sul campo è molto alta, ma il tasso di persecuzione e di condanna da parte della comunità locale è pari allo zero”, ha detto Farzana, denunciando l’omertà della gente nei confronti di questo tipo di attacchi.

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