Italia femminile batte la Cina e accede ai quarti di finale

L’Italia calcistica continua a cantare al femminile. Le ragazze guidate da Milena Bertolini battono per 2-0 la Cina e si qualificano ai quarti di finale del Campionato del Mondo 2019. E’ la seconda volta nella storia che accade dopo il 1991. Il prossimo avversario si chiama Olanda, che le Azzurre affronteranno sabato alle ore 15 a Valenciennes.

L’Italia scende in campo con il solito 4-3-1-2, con Bergamaschi alta a centrocampo e Bonansea e Giacinti davanti. Dopo il gol annullato al 9’ per fuorigioco, Giacinti ci prova con un tiro dal limite dell’area due minuti dopo: palla di poco fuori. Il gol buono arriva al 15’. L’indiavolata attaccante del Milan recupera palla sulla destra e serve Bonansea, la quale offre un invitante pallone a Bartoli: tiro murato dal portiere e tap-in vincente di Giacinti. Dopo un controllo del VAR al 25’ per presunto fallo da rigore di Gama su Wang Shuang, tre minuti dopo le cinesi vanno vicine al pareggio: destro da fuori di Wang Yan, ma Giuliani devia sopra la traversa.

L’Italia va vicina al raddoppio in due circostanze: nella prima (33’) Giacinti manda a lato a tu per tu col portiere (posizione di partenza però in fuorigioco), nella seconda Bergamaschi tira di contro-balzo ma Peng fa il miracolo respingendo con una mano. Le azzurre soffrono il ritmo cinese; la c.t. fa allora uscire Girelli per Galli in modo da dare più forza al centrocampo.

Come con la Giamaica, la mossa è decisiva. Dopo soli 4 minuti del secondo tempo, la centrocampista della Juventus riceve un assist da Guagni e da 30 metri fa partire un fortissimo tiro rasoterra che si infila a fil di palo. Col doppio vantaggio, le Azzurre cercano di abbassare il ritmo per controllare l’assedio delle cinesi, rendendolo praticamente infruttuoso col passare dei minuti. Prima del triplice fischio, è l’Italia ad andare vicina al terzo gol con Giacinti: Peng respinge il rasoterra sul primo palo. Al termine della partita, le ragazze festeggiano giustamente un traguardo che nessuno si aspettava.

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