Traffik e Gallagher: dopo la condanna, i trapper ritornano in libertà

Dopo la condanna a due anni e mezzo per aggressione e tentata rapina, il trapper Gabriele Magi, in arte Gallagher, torna in libertà. Il giudice lo ha tuttavia sottoposto all’obbligo di firma giornaliero. Magi potrà quindi tornare a dedicarsi alla musica e a promuovere il suo nuovo album, nonché a fare ritorno a casa in un quartiere bene di Roma.

Per quanto riguarda il “collega” e amico Gianmarco Fagà, noto come Traffik, il giudice Anna Maria Gavoni aveva disposto gli arresti domiciliari, ma stando a quanto riportano alcuni organi di stampa, i familiari, esausti delle sue bravate, avrebbero rifiutato di riaccoglierlo in casa.

Traffik e Gallagher sono due trapper molto noti in quel di Roma. La loro fama è dovuta soprattutto ad un modo di fare alquanto trasgressivo e per certi versi grottesco. Più che per le loro canzoni, infatti, i due sono diventati famosi per via del loro carattere eccentrico, arrogante e a dir poco fuori dalle righe. In molti, per esempio, ricorderanno le loro sfide lanciate a personaggi più o meno famosi, tra cui Tony Effe della Dark Polo Gang.

Dopotutto lo stesso arresto è stato frutto di uno dei loro atti di intolleranza: Traffik e Gallagher avevano aggredito dei fan che volevano da loro un semplice selfie, e per giunta avevano tentato di rapinarli sottraendogli gli smartphone; infine si erano scagliati contro un cittadino bengalese che si era messo in mezzo e che per questo è poi stato fatto finire sotto una macchina.

I due hanno fatto molto discutere anche per via del loro atteggiamento fieramente razzista: nel brano “Diamanti razzisti”, rivolto al rapper Jamil, Traffik e Gallagher rivendicavano l’utilizzo del termine “negro” in modo piuttosto esplicito.

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