Huawei al lavoro su uno smartphone con fotocamera selfie rotante

La battaglia sul design degli smartphone che verranno vedrà Huawei riciclarne probabilmente uno vecchio, il quale potrebbe essere più rilevante ora di quanto non fosse nel 2015.

Il gigante della tecnologia cinese ha depositato due brevetti in Europa, con entrambi che posseggono una configurazione della telecamera simile. Il primo ha una lente posteriore che si inclina di 180 gradi verso la parte anteriore, fungendo da fotocamera per selfie, mentre il secondo design è quasi identico, tranne per il fatto che le doppie fotocamere posteriori sono allineate orizzontalmente, consentendo ad entrambe di ruotare sulla parte anteriore.

Le aziende produttrici di telefoni hanno sperimentato diversi modi per massimizzare lo spazio sullo schermo. Una barriera a tale obiettivo è la fotocamera frontale, che è diventata indispensabile nell’era dei selfie. Da qui, l’annosa domanda: dove posizionare la selfie cam oltre la cornice superiore?

Non sono mancate le idee innovative provenienti dalla Cina. Alcuni hanno cercato di nascondere la fotocamera all’interno del telefono, facendola apparire come qualcosa di necessario. Altri l’hanno nascosta sotto lo schermo. Gli ultimi brevetti di Huawei appaiono come un ulteriore sforzo per raggiungere lo stesso obiettivo. Ma il design, in realtà, non è certamente nuovo.

Honor, il sotto-marchio di Huawei, rilasciò un telefono nel 2015, il quale era dotato di una fotocamera posteriore apribile. Due anni prima, Oppo introdusse sul telefono N1 quella che chiamava “la prima fotocamera rotante al mondo”. Più di recente, Asus ha lanciato ZenFone 6, il quale dispone di una fotocamera a scomparsa simile al design brevettato da Huawei. Rilasciato quest’anno, anche il Galaxy A80 di Samsung ha un modulo fotocamera che scorre verso l’alto da dietro e ruota tra la parte anteriore e posteriore.

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