Coronavirus, 229 contagi e 6 decessi. Botta e risposta tra Burioni e una collega

Salgono a 6 le vittime del COVID-19. Ai quattro già noti, si sono aggiunti due anziani rispettivamente di 84 e 88 anni, i quali però soffrivano già di patologie in atto. Intanto, il numero dei contagiati sale a 229: 172 in Lombardia, 32 in Veneto, 18 in Emilia Romagna e 4 in Piemonte, a cui vanno aggiunti i tre casi già noti da settimane a Roma. Attualmente, le persone ricoverate sono 99, di cui 23 in terapia intensiva. 91 invece coloro che non presentano sintomi e costretti ad una quarantena forzata presso le proprie abitazioni.

Già da ieri è in vigore quanto stabilito da una circolare del Ministero della Salute, ovvero il tampone obbligatorio per tutte le persone che presentano “sintomi simil influenzale e sindrome respiratoria acuta e casi sospetti di sindrome da coronavirus”. La Calabria è la prima regione italiana non coinvolta in casi di coronavirus che ha disposto la chiusura delle scuole fino a domenica come misura cautelativa.

Nel frattempo, infuria uno scontro a distanza tra virologi. La polemica è nata dopo che Maria Rita Gismondo, virologa responsabile del laboratorio dell’ospedale “Sacco” di Milano, aveva affermato: “Tutto questo a me sembra pura follia. Si sta scambiando un’infezione leggermente più seria di un’influenza per una pandemia mortale. Non è affatto così. Se si guardano i numeri, durante la scorsa settimana sono decedute 217 persone al giorno causa influenza, mentre per il coronavirus soltanto una”.

A rispondere alle affermazioni della Gismondo ci ha pensato il collega Roberto Burioni: “Attenzione a chi dà informazioni superficiali e sbagliate. Nessun allarmismo, certo, ma neanche trattare i cittadini come fanciulli di 5 anni. C’è chi continua a ripetere che il COVID-19 non è altro che una influenza. Questo non è vero. I contagi aumentano giorno dopo giorno, così come i decessi. Ci sono persone in terapia intensiva. La situazione non va affatto sottovalutata”.

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