La riapertura delle palestre è un tema di discussione tra Governo e Comitato Tecnico Scientifico: possibili novità nella fase 2
E’ tutto pronto: per la riapertura delle palestre potrebbe essere davvero questione soltanto di giorni. Il protocollo preparato dai tecnici del Ministero dello Sport è ormai pronto e presto sarà inviato al Comitato Tecnico Scientifico per l’approvazione. Un invio accompagnato dalla richiesta di riaprire le palestre il 18 maggio, al termine delle prime due settimane della fase 2. Fervono quindi i preparativi con i locali che dovranno però essere adeguati a normative stringenti.
Ingressi scaglionati e possibilità di entrare solo su appuntamento per le palestre più piccole. Niente docce e spogliatoi chiusi, niente gruppi: tra cliente e allenatore dovrà esserci una distanza di almeno due metri. L’indicazione è che ogni persona presente in palestra debba avere almeno 7 metri quadrati di spazio a disposizione. Un protocollo per la riapertura delle palestre molto stringente e articolato.
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Riapertura palestre anticipata al 18 maggio: il protocollo
Proprio l’applicazione del protocollo preparato dal ministero potrà portare a un ritardo nella riapertura delle palestre. Se la richiesta è per il via libera il 18 maggio, i locali potrebbero impiegarci almeno un’altra settimana per mettersi a norma. Nel documento ormai pronto ad essere inviato al CTS ci sono anche l’obbligo di guanti e mascherine per gli istruttori, la necessità di prevedere dispenser per i disinfettanti. Ancora: obbligatorio sanificare gli attrezzi dopo ogni turno. Un complesso quadro per far sì che una delle attività classificate tra quelle a rischio medio possa ripartire prima del tempo. Ai clienti dovrà essere misurata la febbre prima di entrare nel locale. Inoltre, è suggerito la possibilità di organizzare corsi online laddove possibile. Questi i punti cardini del protocollo per far riaprire le palestre il 18 maggio, a due settimane dall’inizio della fase 2 e 15 giorni prima del previsto.
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