Buono IKEA 250 euro, la truffa che gira su Whatsapp: come riconoscerla

IKEA starebbe regalando 250 euro per “aiutare la ripresa dei consumi”. Ovviamente si tratta dell’ennesimo tentativo di truffa che gira tramite WhatsApp. Come evitare di cadere nella trappola. 

I 250 euro di buono IKEA sono solo l’ultima delle tante truffe che girano sul web ed in particolare sull’app di messaggistica istantanea più famosa. In tempi pandemici come sappiamo in molti si sono rivolti ai negozi online per fare acquisti. Anche adesso con le riaperture, la paura ancora dilagante probabilmente farà preferire almeno parzialmente gli acquisti online a quelli all’interno dei negozi fisici.
Ed ecco allora che viene lanciata l’esca, un’esca succosa di ben 250 euro, che chiaramente fanno gola a molti.

Il messaggio che gira su Whatsapp recita così: “IKEA ha deciso di regalare 1000 buoni dal valore di 250 euro per aiutare la ripresa dei consumi. Clicca qui per prenderne uno prima che finiscono”. Il messaggio ovviamente rimanda ad un link esterno all’app che è il mezzo attraverso il quale la truffa viene perpetrata. Cliccando sul link infatti si finisce per approdare su un sito in tutto e per tutto simile a quello vero dell’IKEA, che ovviamente in tutta questa storia – è bene sempre specificarlo – non c’entra assolutamente nulla. Su questo sito viene chiesto di “Sbloccare” il bonus con un piccolo contributo in denaro, e già qui il raggiro è fatto.

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Whatsapp e i 250 euro di buono IKEA: occhio alla carta di credito!

WhatsApp truffa
WhatsApp (Getty Images)

Chiaramente però non è il “Piccolo contributo in denaro” il vero obiettivo dei “truffatori di IKEA“, bensì quello di appropriarsi dei dati delle carte di credito che da quel momento in poi saranno irrimediabilmente compromesse. Il consiglio da seguire in tutti i casi in cui si viene posti davanti ad offerte “Troppo belle per essere vere” è di eliminare direttamente il messaggio, evitando di cliccare sul link. Una volta cliccato infatti è più facile cadere vittima del raggiro. Altra cosa da fare è avvisare della truffa chi ha condiviso il link ed in ultimo avvisare anche WhatsApp perché possa espletare il proprio controllo sulla situazione. Una truffa, quella di IKEA, che ha preso così tanto piede da sfociare perfino in Svizzera. Stesse modalità, ovviamente moneta diversa, visto che lì si paga in franchi.

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