Dramma nel veneziano: bambino di due anni ingoia vite e muore

Un bambino di due anni ingoia una vite e muore nel veneziano: il dramma si consuma dopo cinque giorni di agonia. Comunità sotto schock

In tempo di coronavirus, dramma nel dramma quello capitato nel veneziano. Un bambino di due anni ingoia una vite e muore dopo cinque giorni di agonia. Michele Bitca – questo il nome del piccolo – ha lottato ma non ce l’ha fatta. Il pezzo di metallo aveva provocato lesioni troppo gravi alla trachea per poter sopravvivere.

E così nemmeno i medici del reparto di rianimazione pediatrica dell’ospedale di Padova, i più esperti del Veneto, hanno potuto compiere il miracolo. La situazione era infatti troppo critica ed il peggioramento delle condizioni di venerdì scorso gli è stato fatale.

Un’intera comunità sotto schock, quella di Zelarino, località nel Veneziano, e quella ortodossa della zona. Anatolie Bitca, papà del piccolo, è infatti sacerdote ortodosso moldavo di Mestre, protopresbitero del I° vicariato arcivescovile.

Le esequie si terranno nella chiesa dell’ex ospedale Umberto I giovedì prossimo, nel luogo di riferimento del culto ortodosso.

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Bambino di due anni ingoia vite e muore: la ricostruzione

bambino ingoia vite e muore ambulanza
Ambulanza (Getty Images)

Michele Bitca si è accasciato al suolo mentre giocava. Il 118, chiamato dai familiari, è arrivato sul luogo in pochi minuti ed ha iniziato subito il massaggio respiratorio perché in arresto cardiaco.

La difficoltà nell’intubarlo ha acceso la lampadina nei medici Suem di Mestre capaci di far ripartire il cuore dopo diversi minuti. Intesa la causa del problema, con i massaggi cardiaci, i dottori sono riusciti a rimuovere la vite dalla trache del piccolino ed a ripristinare l’ossigenazione.

Stabilizzato, la corsa all’ospedale dell’Angelo prima del trasferimento lunedì pomeriggio al nosocomio di Padova. I troppi minuti senza respirare però sono stati fatali al povero bambino, la cui situazione gravissima era stata spiegata ai genitori fin dai primi istanti.

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