Fortnite, rinviato l’inizio di Stagione 3 per le proteste negli Stati Uniti

L’evento live di Fortnite, preludio all’inizio della Stagione 3, è stato rinviato. C’entrano le proteste negli Stati Uniti per la morte di George Floyd.

Epic Games, azienda di sviluppo del popolare videogioco Fortnite, ha annunciato che l’inizio programmato della Stagione 3 ha subìto un ulteriore rinvio. L’evento live che avrebbe dovuto introdurla, chiamato “The Device”, è previsto ora per il prossimo 15 giugno. La Stagione 3 comincerà due giorni dopo. È il terzo rinvio dopo quello annunciato ad aprile scorso, a causa dell’emergenza coronavirus, e quello annunciato la settimana scorsa.

Il motivo del rinvio fornito da Epic Games fa riferimento alle conseguenze dell’uccisione dell’afroamericano George Floyd e alle relative proteste dilaganti in molte città degli Stati Uniti. Oltre che preoccupazione per il complicato momento della nazione, l’azienda americana ha espresso solidarietà nei confronti delle molte persone che stanno soffrendo a causa del razzismo sistemico.

Per le stesse ragioni altre grandi aziende di Internet e di videogiochi hanno recentemente posticipato alcuni eventi in programma. Sony ha rinviato un evento legato alla Playstation 5 previsto per il 4 giugno. E invece Google ha annullato la presentazione di alcune funzioni presenti nel nuovo sistema operativo Android 11.

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Fortnite, il comunicato sul rinvio della Stagione 3

Fortnite
(Getty Images)

Epic Games ha motivato il rinvio della Stagione 3 di Fortnite con un comunicato sul sito ufficiale.

“Ciao, comunità di Fortnite.

Gli eventi recenti ci ricordano violentemente delle ingiustizie persistenti nella società, dalla negazione dei fondamentali diritti umani alle conseguenze del razzismo esplicito e latente contro le persone di colore. Siamo perfettamente consapevoli del dolore provato in questi giorni dai nostri amici, dalle nostre famiglie, dei nostri membri dello staff, dei nostri giocatori e dalle nostre comunità.

Noi crediamo nell’uguaglianza e nella giustizia, nella diversità come nell’inclusione, e che questi fondamenti siano al di sopra della politica.

La squadra non vede l’ora di portare avanti Fortnite, ma abbiamo la necessità di mediare tra il lancio della Stagione 3 e l’attenzione su noi stessi, le nostre famiglie e le nostre comunità”.

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