App Immuni, risolto il problema tecnico su alcuni telefoni Huawei

App Immuni, risolto il problema tecnico che non permetteva di scaricarla su alcuni telefoni Huawei. Resta però per ora l’impossibilità di scaricarla sugli smartphone più recenti che non presentano i servizi di Google.

Disponibile per il download in Italia da lunedì 1 giugno, l’App Immuni continua nel bene o nel male a fare parlare di sé. Le prime polemiche sono arrivate su un piano non propriamente “tecnico”. Il disegno stilizzato di un uomo al computer e di una donna con un neonato in braccio, all’interno dell’app, era stato pesantemente criticato ed è stato successivamente modificato. Ora al posto della prima versione c’è il disegno di una donna al computer e di un uomo con in braccio un neonato.

Lo scopo di Immuni è quello di diventare uno strumento di supporto nel contenimento dell’epidemia di coronavirus, attraverso un immediato monitoraggio dei contatti avuti dai pazienti risultati positivi. I dispositivi con la app installata emettono periodicamente un codice anonimo che viene captato da altri dispositivi con la stessa app. Il raggio di funzionamento è di qualche metro, e la tecnologia sfruttata è quella del Bluetooth. Affinche Immuni funzioni occorre che questa funzionalità sia sempre attiva sullo smartphone.

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App Immuni
Logo Huawei (Getty Images)

App Immuni, il problema con gli smartphone Huawei

Come già spiegato, l’incompatibilità della app Immuni con alcuni telefoni non è dovuta a negligenza degli sviluppatori (la società Bending Spoons) né a un difetto. Tutta la app nel suo complesso è retta da tecnologie di Apple e Google sottostanti, in assenza delle quali Immuni non può funzionare.

Nel caso di smartphone Apple la app non funziona su iPhone 6 del 2014 né sui modelli precedenti. La versione minima del sistema operativo richiesto è iOS 13.5, rilasciato il 20 maggio scorso. Quell’aggiornamento aggiungeva appunto le API per consentire alle app sanitarie il tracciamento Covid-19.

I modelli Android esclusi dalla possibilità di utilizzare Immuni sono tutti quelli che non hanno Android 6 (“Marshmallow”, uscito nel 2015) come versione minima di sistema operativo. Attualmente la versione più aggiornata di Android è la 10. Serve anche che Google Play Services sia aggiornato come minimo alla versione 20.18.13.

Il problema relativo agli smartphone Huawei, molto diffusi in Italia, è invece solo parzialmente risolto. Come riporta La Repubblica, gli ingegneri di Google hanno risolto il problema tecnico che aveva reso temporaneamente non disponibile l’app Immuni su quasi tutti i telefoni prodotti da Huawei e dal brand collegato Honor. Ora l’app di tracciamento Immuni è regolarmente scaricabile su tutti gli smartphone Huawei e Honor che poggiano sui servizi di Google. Resta invece il prolema sui modelli Huawei di ultimissima produzione, che non prevedono app Google a causa del divieto deciso dall’amministrazione Trump. Su questi telefoni, il sito web di Immuni spiega che gli sviluppatori sono costantemente al lavoro per cercare di rendere al più presto compatibile la app.

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