Via col Vento razzista, rimosso dal catalogo di HBO: rivolta social

HBO, azienda statunitense che gestisce l’omonima rete televisiva, ha rimosso ‘Via col Vento’ dal proprio catalogo perché è stato definito razzista.

Un portavoce di WarnerMedia, affiliato di HBO MAX, ha dichiarato a Variety che l’azienda statunitense ha rimosso ‘Via col Vento‘ dal proprio catalogo. I motivi? A detta dell’azienda il film di Victor Flaming, vincitore di 8 oscar, rappresenta l’america razzista. Il portavoce aggiunge che al tempo e tutt’ora i pregiudizi etnici e razziali rappresentati nel film sono errati. Pertanto l’azienda ha deciso di rimuovere il film, non volendolo lasciare intoccato senza una spiegazione.

Il portavoce aggiunge che quando restituiranno il film ad HBO Max metteranno in discussione le rappresentazioni storiche fornite dal film, denunciandole. Tuttavia ‘Via col Vento’ non subirà cambi, perché se si cambiasse qualcosa sarebbe come ammettere che quei pregiudizi non fossero mai esistiti. Tuttavia la giustificazione del portavoce fa esplodere Twitter, che si rivolta con fatti autentici. Vale a dire la vittoria dell’Oscar della prima attrice afroamericana.

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Via col Vento razzista?  Suo il primo Oscar ad un’attrice afroamericana

via col vento hattie mcdaniel
Hattie McDaniel, prima afroamericana a vincere l’Oscar, foto di Twitter

Diretto da Victor Fleming e con David O. Selznik alla produzione, ‘Via col Vento’ è stato l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Margaret Mitchell. Il film è ambientato durante la guerra di secessione e racconta la storia di Rossella O’Hara. Quest’ultima era la figlia del proprietario di una piantagione della Georgia e fu interpretata da Vivien Leigh, vincendo l’Oscar. Ma non fu l’unica a vincerlo, anche Hattie McDaniel, attrice afroamericana, vinse l’Oscar per l’interpretazione della balia Mammy.

Twitter è così insorto contro la decisione di rimuovere il film dal catalogo dell’azienda. E’ impensabile, per molti utenti, come un film che ha permesso alla prima donna afroamericana di vincere l’Oscar possa essere definito razzista. Alcuni utenti inoltre commentano la vicenda dicendo che i film sono documenti storici, in questo caso del 1939. Per questo motivo vanno protetti e tutelati come tali, senza renderli non disponibili alla visione.

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