Passeggero senza mascherina cacciato dall’aereo: mossa di marketing?

A New York il primo caso di questo tipo. Un passeggero si rifiuta di indossare la mascherina e viene cacciato dall’aereo sul quale era salito.

Ha rifiutato di seguire le istruzioni di base per viaggiare su un aereo ed è stato cacciato sul velivolo sul quale era salito. Succede negli Stati Uniti, poco prima di un volo che da New York avrebbe raggiunto Dallas. L’uomo si è rifiutato di indossare la mascherina e il personale di bordo ha deciso di farlo sbarcare. Il passeggero “ribelle” su tutte le furie: “Avete fatto un grosso errore“. Ma c’è una strategia commerciale dietro il suo comportamento?

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Brandon Straka: chi è il passeggero ribelle

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Foto di Vesna Harni da Pixabay

Si tratta del primo incidente noto di questo tipo. Un volo in partenza da New York ha subito un ritardo dovuto a un passeggero “ribelle”, e evidentemente poco propenso a seguire le regole base per evitare il contagio da Covid. “Il passeggero ha rifiutato di rispettare le istruzioni fornite dall’equipaggio, i membri del nostro team gli hanno chiesto di sbarcare” ha comunicato il vettore del volo, American Airlines, che ha comunicato come l’aereo sia partito con appena 5 minuti di ritardo.

Brandon Straka, questo il nome dell’uomo, è stato fatto scendere ma ha preso il volo immediatamente successivo. Ha dichiarato ai media di essere contrario all’uso delle mascherine, ma alcuni curiosi hanno scoperto che il buon Brandon le vende nel proprio sito personale. Che sia stata un’abile mossa di marketing per far parlare di sé e vendere più mascherine possibili? Considerando che al giorno d’oggi per qualche “dollaro in più” si fa di tutto, non ci stupiremmo di questa stravagante, quanto realistica, ipotesi.

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