Trump esordisce a Tulsa: primo comizio elettorale tra posti vuoti e affermazioni da salvatore

Donald Trump sceglie Tulsa come primo comizio in vista delle prossimi elezioni Usa di Novembre 2020.

Donald Trump sceglie Tulsa per il suo primo comizio elettorale in vista delle prossime elezioni, che avverranno nel mese di Novembre. È Il primo evento dopo il devastante periodo passato in compagnia del Covid-19, che lui ribattezza come “Kung-flu”. Nome che, come accade spesso quando parla, potrebbe destare preoccupazione per l’accostamento alla Cina. È apparso di fronte ad un pubblico minore rispetto a quello previsto, con tanti seggiolini rimasti vuoti, non per paura del coronavirus ma per mancanza di voglia o forse di stima e di una eventuale e nuova fiducia nei suoi confronti. Mentre fuori, prima e dopo il comizio, molte persone si sono radunate per protestare contro Trump, molti con l’immancabile striscione: “Black Lives Matter”. Ha aperto il suo comizio ergendosi a Salvatore: “Ho salvato centinaia di vite umane” ha detto il tycoon. Vantandosi di fatto delle misure prese nel corso della Pandemia. Anche se negli States, il coronavirus, ha causato, fino ad ora, 120 mila morti e 2,2 milioni di contagiati.

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Attacchi mirati alla sinistra del “nemico” Biden

Omicidio Atlanta
Proteste Black Lives Matter (Getty Images)

Nel corso del comizio, ad un pubblico povero (dal punto di vista della capienza), Trump si è scagliato contro i suoi avversari politici: la sinistra. Come sempre ha preso di mira il suo avversario numero uno: Joe Biden, parlando apertamente di estremisti. Proprio così. Il presidente Usa afferma chiaramente che se Biden dovesse farcela a vincere le elezioni la Corte sarà riempita da estremisti e sarà una catastrofe senza precedenti. Poi uno sguardo verso l’Italia, parola che pronuncia esattamente in italiano, quando, rifacendosi alla proteste antirazziali afferma: “Stanno prendendo di mira le statue di Cristoforo Colombo. Io, invece, vi dico che amo l’Italia e dico grazie al popolo italiano”. Il riferimento, chiarissimo, è quello che sta accadendo con l’abbattimento di alcune statue negli States, come quella di Cristoforo Colombo, ritenuto “razzista e colonizzatore”. La battaglia per un posto (nuovo o riconfermato) alla Casa Bianca è appena iniziata. Vediamo cosa risponde Joe Biden.

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