“Adesso gli italiani sono tutti Fantozzi”. 3 anni fa si spegneva Paolo Villaggio

Sono passati 3 anni dalla morte di Paolo Villaggio, l’inventore di Fantozzi, uno dei personaggi più amati della storia della tv italiana dagli anni 70 ad oggi

3 luglio 2017. Paolo Villaggio, simbolo della commedia italiana con il suo personaggio Ugo Fantozzi, si spegne nelle prime ore del mattino all’età di 84 anni all’interno della clinica romana Padeia, dopo una lunga lotta con problemi respiratori legati al diabete mellito. Oggi sono passati già 3 anni dunque dalla scomparsa del ragioniere Ugo Fantozzi, personaggio nato nel 1968 nella trasmissione Quelli della Domenica. Dapprima protagonista di sketch a sfondo umoristico, interpretandolo Paolo Villaggio si è poi affermato nel mondo della televisione sotto forma di film. Dopo il successo del primo film di Fantozzi, uscito nel 1975, ne sono poi seguiti altri nove episodi, dando vita ad una delle saghe più durature del cinema nostrano.

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Il Fantozzi di Paolo Villaggio, un personaggio più attuale che mai

Paolo Villaggio, il creatore dell’ingegner Ugo Fantozzi (Getty Images)

Archetipo perfetto dell’italiano medio degli anni Settanta, Fantozzi fa breccia nel cuore degli italiani per le sue sventure raccontate a sfondo umoristico. Personaggio mediocre e simbolo dell’uomo sopraffatto e vittima dell’inerzia del destino, lo rendono tragico e comico allo stesso tempo. Una delle sue caratteristiche più particolari è il suo copricapo, portato in maniera diversa a seconda dello stato d’animo e divenuto vero e proprio segno riconoscitivo.

“Il Fantozzi degli anni del boom, dove le persone erano tutte ricche e l’Italia era uno dei paesi più industrializzati al mondo, era un’eccezione, perchè faceva ridere. Adesso l’Italia è diventata un paese povero, tanta gente non lavora e Fantozzi non fa più ridere. Adesso il 99% degli italiani è diventato Fantozzi.” Così parlava Paolo Villaggio durante un’intervista concessa a Fabrizio Falzone per TV 2000 nel 2015, descrivendo le condizioni in cui si trovava l’Italia attuale.

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