Twitter, anche l’FBI ora indaga sull’attacco informatico

Attacco a Twitter, indaga l’FBI: a rischio la sicurezza informatica del paese.

Il Federal Bureau of Investigation, il servizio di intelligence della polizia statunitense, sta conducendo un’indagine federale per scoprire le cause e l’origine dell’attacco informatico a Twitter. Nella notte tra mercoledì 15 e giovedì 16 giugno il famoso social network ha subìto quella che è già da molti definita una delle più gravi intrusioni non autorizzate in una rete informatica. E questo, secondo l’FBI, mette potenzialmente a rischio la sicurezza informatica di tutto il paese come quella di tutto il mondo.

Tramite i profili ufficiali di personaggi illustri e molto popolari gli hacker responsabili della violazione hanno potuto pubblicare messaggi al posto dei proprietari del profilo. Ad aggravare la situazione e complicare la posizione di Twitter, indebolendone la reputazione, contribuisce il fatto che l’attacco ha riguardato profili dotati di spunta blu. È il simbolo utilizzato dal social network per accreditare la reputazione dell’account convalidandone l’autenticità.

L’FBI aveva da subito annunciato di aver preso seriamente atto dell’attacco, confermando che l’obiettivo dell’intrusione era quello di ottenere ricavi illecitamente. Tutti i messaggi inviati dagli hacker attraverso i profili violati contenevano un testo ingannevole. Riportavano un codice per ricevere pagamenti in criptovalute in modo assolutamente fraudolento.

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Attacco informatico a Twitter, gli aggiornamenti

twitter attacco informatico
(Getty Images)

In seguito all’attacco subìto nelle ore scorse le azioni di Twitter hanno subìto perdite di circa l’1,3 per cento. I responsabili del social network hanno chiarito che sarebbero circa 130 gli account violati. Tra questi ci sono personaggi autorevoli come Bill Gates, Jeff Bezos, Elon Musk, Joe Biden e Barack Obama, e profili di note aziende come Apple. Da non tutti gli account violati gli intrusi hanno pubblicato messaggi, ha chiarito Twitter.

Nelle prime ore dopo l’attacco il social network ha sospeso a tutti gli account “ufficiali” – quelli dotati di spunta blu – la possibilità di inviare nuovi tweet. Per ancora più tempo, e per tutti gli account, ha inoltre provvisoriamente sospeso la possibilità di scaricare tutti i propri dati e messaggi. Si calcola che la frode messa in piedi su Twitter dai responsabili dell’attacco abbia fruttato loro non meno di 120 mila dollari in pochissimo tempo.

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