Università, test d’ingresso: esclusi i ragazzi in quarantena

Al momento chi si trova in quarantena potrebbe rimanere escluso dai test d’ingresso all’Università. Il ministro Manfredi sta valutando, preoccupano i test di Medicina e Veterinaria

Caos sulla questione test d’ingresso all’Università. Al momento i ragazzi che si trovano in quarantena dovrebbero rimanere esclusi dai test, ma si rischia una clamorosa ondata di ricorsi. Il ministro Manfredi ha fatto sapere di star lavorando insieme ai colleghi del governo per trovare una soluzione. Preoccupano soprattutto la facoltà di Medicina e Veterinaria. I ragazzi adolescenti sono stati gli ultimi in ordine cronologico a essere colpiti dal virus, dopo le scellerate vacanze tra Malta e Croazia. Dunque moltissimi 18enni pronti a immergersi nel nuovo mondo universitario rappresentano adesso un potenziale pericolo. Si profila la possibilità di una data alternativa per chi si trova in quarantena, anche se si tratterebbe di un grosso problema dal punto di vista giuridico.

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Test d’ingresso all’Università: si rischia il caos dei ricorsi

Test Università
Test Università (gettyimages)

Una questione delicatissima quella dei test d’ingresso universitari. Nei prossimi giorni ben 10mila iscritti al test di Veterinaria si contenderanno gli 890 posti a disposizione. Ma a spaventare è come ogni anno Medicina, che il 3 settembre vedrà 65mila candidati per 13.072 posti. La possibilità di una data alternativa – ipotizzata dal ministro Gaetano Manfredi – aprirebbe uno scenario catastrofico dal punto di vista accademico e legale. Intanto si darebbe il via al caos dei ricorsi, che già arrivano ogni anno abbondanti (quasi 18 mila lo scorso anno), inoltre si creerebbe un precedente che riguarderebbe anche i concorsi pubblici, non solo per il covid ma per qualsiasi malattia. La disparità di trattamento per chi avrebbe a disposizione più tempo per studiare darebbe il via a una marea di polemiche. Per non parlare dello slittamento delle immatricolazioni. Al momento una seconda data non c’è, sul sito del ministero è comparso un avviso col quale si informa che i Ministeri competenti sono stati informati al fine di verificare la gestione.

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