Negli Usa altra terribile morte per mano della polizia: un afroamericano in questione viene brutalmente incappucciato: morto dopo 7 giorni.
Negli Usa continua la terribile escalation di morti per mano della polizia. Nella scorsa notte, in un altro video shock, è stata riportata la morte, per asfissia, di un afroamericano. Il fatto è accaduto lo scorso 30 marzo, ma la notizia, grazie al video sopracitato, è venuta a galla solamente nelle ultime ore. Inarrestabili gli eventi che, in questo ultimo periodo, stanno coinvolgendo i violenti e brutali modi con i quali la polizia Usa ferma e poi uccide gli abitanti, soprattutto afroamericani, della stessa “patria della democrazia”. Le immagini, divulgate dalla famiglia in un secondo momento, ritraggono l’uomo che, con disturbi mentali, corre tra le vie di Rochester, sobborgo alle porte di New York. Poi l’intervento degli agenti della polizia che lo ammanettano senza concedergli la possibilità di respirare.
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Daniel Prude: l’afroamericano incappucciato dalla polizia è morto dopo sette giorni
Si chiamava Daniel Prude ed era originario di Chicago. Come detto poc’anzi, l’uomo aveva seri ed evidenti disturbi mentale. La polizia, nonostante ciò, ha agito nella maniera più violenta possibile. Senza lasciargli modo di respirare. Una volta ammanettato, gli è stato messo un cappuccio intorno al collo, premendo, poi, il suo visto sull’asfalto. L’uomo ha cercato, con gridi e pesanti urla, di chiedere aiuto. Ma sola risposta della polizia è stata la seguente: “basta sputare”.
Daniel è stato ricoverato d’urgenza in ospedale, nel quale ha passato 7 giorni: poi il tragico epilogo. È morto senza un perché. O meglio: le continue forme di violenza che la polizia applica a persone del tutto innocenti. E anche se fossero colpevoli, in quanto rappresentanti di un “Stato democratico”, non andrebbero applicate.
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